ENTE IPAB LA CASA. REPLICA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL CENTRO DESTRA AL PRESIDENTE DI COMMISSIONE LEONARDO DALLA VECCHIA DEL PD


I consiglieri del centro destra replicano aspramente alle accuse << ridicole e pretestuose >> del presidente della Commissione sociale IV Leonardo Dalla Vecchi. << Allo smemorato del Pd, facciamo sommessamente presente, che è stato il presidente dell’Ipab La Casa a rivolgersi alla carta stampata paventando un buco di un milione e duecentomila euro, rilevando così il pericolo che l’ente sprofondi nel baratro. E’ stato sempre il presidente Sola a chiedere agli scledensi 10 euro a nucleo familiare per la creazione di un fondo per l’Ipab – spiegano ancora i consiglieri comunali Alex Cioni e Luigi Santi. Tanto è vero, che lo stesso Sola si è lamentato in Commissione per l'articolo uscito sul giornale, scaricando per altro la colpa sul cronista, reo di aver travisato le sue parole. Come Consiglieri comunali ci siamo limitati a condividere alcune considerazioni tutt’altro che polemiche, chiedendo a Dalla Vecchia di convocare una Commissione che lui stesso avrebbe dovuto sollecitare senza attendere alcun suggerimento >>.

Cioni e Santi rispediscono così al mittente << le volgari e strumentali accuse del Pd >>. Il capogruppo di Schio Città Capoluogo e il consigliere della Lega ritengono che << non sono più sufficienti le parole di circostanza sulle sorti di un ente che offre un servizio sociale essenziale alla comunità. E’ ovvio che tutti abbiamo a cuore la sua solidità, ed è proprio per questa ragione che certi passaggi avrebbero dovuti essere fatti nelle sedi opportune, evitando di dare in pasto alla stampa notizie che hanno evocato scenari foschi per un ente che già da qualche anno è al centro di svariate polemiche >>.
Per i due consigliere del centro destra il Pd ha perso l'occasione di << dimostrare che alla politica dello scaricabarile, predilige la politica dell’assunzione di responsabilità. Il Pd è tanto polemico e aggressivo quando si tratta dell’ospedale Alto vicentino, quanto miracolosamente responsabile quando si tratta dell’Ipab. Eppure, il presidente Sola non ha chiarito il motivo per cui La Casa ha perso i 15 posti di libera scelta che nel computo totale del bilancio dell'ente pesano in maniera non indifferente. Le RSA – proseguono Cioni e Santi - non sono tutte uguali né per caratteristiche strutturali, né per servizi erogati, né per comfort e comodità. E’ quindi evidente che la libera scelta è un diritto riconosciuto anche per chi usufruisce di contributi pubblici sulla retta. Se si vuole il bene dell'ente - sottolineano ancora Cioni e Santi -, bisognerebbe chiedersi come mai le famiglie scledensi si rivolgono ad altri centri assistenziali per anziani, piuttosto che rimanere in città >>.

Segnatamente alla proposta di raccogliere i 10 euro di beneficenza dagli scledensi, i due consiglieri ribadiscono il concetto espresso nelle scorse settimane. << Non siamo contrari per principio alla proposta del presidente Sola, riteniamo semplicemente che non possa essere un'iniziativa per la sola città di Schio, casomai, questo è stato il nostro suggerimento, andrebbe rilanciata coinvolgendo i Comuni del comprensorio visto che La Casa è a Schio ma non è al solo servizio degli scledensi >>.
Nel frattempo, si viene a sapere che durante la riunione della Commissione il presidente Leonardo Dalla Vecchia non ha concesso la parola a due consiglieri presenti (Cioni e Cunegato) in quanto esterni alla Commissione. << E’ un sacrosanto diritto del presidente concedere o meno la parola a chi non è membro della Commissione – precisa il consigliere Cioni - anche se la decisione di Dalla Vecchia è stata quanto meno insolita. Da prassi – spiega ancora Cioni che partecipa a tutte le Commissioni consiliari - i presidenti non negano la parola ad un Consigliere comunale, tanto è vero che io stesso in qualità di presidente della Prima Commissione Affari Generali, ho deciso di attenermi a questa regola non scritta >>.
In conclusione, i consiglieri di SchioCittà Capoluogo e Lega si domandano se << la difesa a spada tratta dell’operato di Sola e del Cda sia veramente un’operazione sostenuta nell’interesse dell’ente o se non sia la riproposizione del solito teatrino in difesa di interessi particolari che poco o nulla hanno a che vedere con i preziosi servizi socio-assistenziali e sanitari offerti dall’Ipab >>.

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