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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

VICENZA, ABROGATA LA CLAUSOLA ANTIFASCISTA. AL VIA LA FIERA DELL'IPOCRISIA

ANPI E SINISTRE ABBARBICATE AL POTERE USANO L'ANTIFASCISMO PERCHE' NON HANNO NULLA DA DIRE DI NUOVO di Alex CIONI


Per oltre settant'anni i Comuni hanno concesso gli spazi pubblici senza pretendere la sottoscrizione di una norma che richiamasse all'antifascismo.
Ora che l'assessore Silvio Giovine e l'Amministrazione comunale di Vicenza aboliscono un provvedimento per molti aspetti discriminatorio e giuridicamente opinabile, la sinistra al caviale, nostalgica della guerra civile, congiuntamente ai redivivi dell'Anpi, annunciano le barricate.
Ma ci siete o ci fate?
Se questo provvedimento era così vitale per la vita democratica della nazione, per quale ragione nei decenni passati nessuno (a sinistra) ha mai sentito il bisogno di inserirlo nei regolamenti comunali?
Per quale motivo vi schifa che si faccia riferimento a "tutti i totalitarismi" invece che all'antifascismo?
E' vero o non è vero che l'antifascismo ha provocato lutti e crimini durante la guerra civile, così nei decenni successivi in tempo di pace?
E' vero o non è vero che buona parte dell'antifascismo durante la guerra civile fu composto anche da elementi fiancheggiatori della dittatura comunista sovietica che instaurò ovunque nell'Europa orientale dei regimi totalitari antidemocratici?
E' vero o non è vero che autorevoli membri del Cln di matrice comunista come Luigi Longo arrivarono ad auspicare di fare dell'Italia "l'Ungheria del mediterraneo"? 
Ormai l'antifascismo di questi soggetti sta divenendo un palliativo per celare, senza grande successo, una grave forma patologica di schizofrenia che li colpisce tutti indistintamente. Sono una famiglia politica abbarbicata al potere con gli inciuci di palazzo e le mistificazioni. Una sinistra tanto democratica da avere paura delle elezioni da rinchiudersi nel Palazzo. Intanto il popolo delle periferie, delle campagne e delle contrade; il popolo profondo di una nazione che non si vuole arrendere al cosmopolitismo ideologico e alle chiacchiere del politicamente corretto, li sta relegando sempre di più dentro il fortino delle ztl. 
Ma loro stanno ancora a cianciare di antifascismo. Pietà!

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