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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

A SCHIO UNA VIA PER I MARTIRI DELLE FOIBE/VIDEO

LA PROPOSTA PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ALEX CIONI SARA’ DISCUSSA IN CONSIGLIO COMUNALE LUNEDI’ PROSSIMO

Nel 2004 il Parlamento italiano istituì il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia italiana delle foibe e dell’esodo dalle loro terre dei giuliano dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Nel sottolineare che il contenuto della mozione “non ha alcun contenuto divisivo”, Cioni spiega che il dramma nazionale delle foibe “andrebbe finalmente commemorato adeguatamente dalle istituzioni cittadine, evitando di riproporre iniziative dal tono giustificazionista asservite ai gendarmi della dittatura sulla Memoria. L’intitolazione in città di una via o di un cippo alle vittime della pulizia etnica slavo comunista, eseguita con ferocia contro gli italiani istriano giuliano dalmati, rappresenta un passaggio doveroso che il consiglio comunale non potrà che accogliere positivamente, subordinandosi - chiosa il consigliere comunale - ad uno spirito di ritrovata riconciliazione nazionale”.
La mozione depositata dal consigliere del centro destra che sarà discussa lunedì sera proprio nel Giorno del Ricordo, rammenta che fu il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a volere che l'Italia tutta commemorasse quella pagina vergognosa dimenticata dalla storia, con l'istituzione della “Giornata del Ricordo”, in quanto – scrisse il Presidente Ciampi – “è giunto il momento che i ricordi ragionati prendano il posto dei rancori esasperati”, mentre il presidente emerito Napolitano , sottolineò come “vi fu un moto di odio e di furia sanguinaria e un disegno annessionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di Pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica che non dobbiamo tacere, assumendoci la responsabilità di aver negato o teso ad ignorare la verità per pregiudiziali ideologiche e cecità politica”, e che le vicende del popolo giuliano-dalmata, furono un “dramma rimosso per calcoli diplomatici e convenienze internazionali”.



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