IL MISTERO DELLA PALESTRA INUTILIZZATA. NELLA STRUTTURA DI GIAVENALE CI SI PUO' SOLO ALLENARE E NON GIOCARE E IL PUBBLICO NON VI PUO' ACCEDERE
La palestra
di Giavenale, tanto agognata dai residenti, è stata inaugurata la scorsa
primavera in campagna elettorale.
Adesso, a nove mesi di distanza, rimane
oggetto di interrogazioni consiliari sul suo futuro che ai più rimane incerto.
L'ultima l'ha presentata Alex Cioni, capogruppo di Prima Schio, e non è passata
per la sala consiliare perché si è trattato di un'interpellanza a risposta
scritta. Cioni chiedeva se sussistono problematiche per l'accesso alla
struttura per il pubblico e i visitatori, quante persone vi possono rimanere
all'interno, se può essere usata per manifestazioni sportive e se ci sono
problemi con la certificazione antincendio.
«Mi sono recato personalmente -
spiega Cioni - e il gestore non mi ha fatto entrare. Eppure c'è una tribuna da
99 posti per il pubblico, ma mi ha esplicitamente riferito che non si può. Solo
atleti e tecnici possono entrare, ed esclusivamente per gli allenamenti.
Perché?».
I tecnici comunali hanno risposto che l'edificio è in regola con la
legislazione per il superamento delle barriere architettoniche e che è stato
realizzato per finalità di palestra di quartiere e non per attività
agonistiche.
Quindi "l'immobile non può essere utilizzato per
manifestazioni sportive extra-scolastiche. A seguito della richiesta di società
sportive, si stanno valutando gli interventi necessari per l'uso anche
agonistico della struttura".
«I genitori stessi dei ragazzi che si
allenano (pare che per ora si tratti di squadre di pallamano e calcio a 5) non
possono entrare e devono fermarsi sull'atrio o nell'ufficio del custode -
prosegue Cioni. - Mi pare assurdo, visto che c'è una tribuna. Le risposte
ricevute non mi sono chiare. E sì che lo ho fatte analizzare da professionisti.
Intendo procedere oltre».
Nella fattispecie, Cioni ha chiesto l'accesso agli
atti, per ottenere tutta la documentazione dell'edificio, dal progetto iniziale
a quello definitivo, più le agibilità previste.
La palestra era stata voluta
dall'allora giunta guidata dal sindaco Luigi Dalla Via ma il fallimento di due
imprese ne ostacolò i lavori, durati oltre cinque anni per 2 milioni di euro di
investimenti.
(Mauro Sartori - Il Giornale di Vicenza)