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Fratelli d’Italia: occasione persa sul futuro dell’area ex Lanerossi per le ripicche puerili della maggioranza

  N el corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, Fratelli d’Italia ha sostenuto con convinzione la mozione del centro sinistra dedicata al futuro dell’area ex Lanerossi tra via Carducci e via XX Settembre, un comparto strategico nel cuore del centro storico di Schio, da anni in stato di abandono e degrado. "Abbiamo ritenuto che la mozione fosse corretta nel suo impianto iniziale – ha spiegato Alex Cioni, capogruppo a Palazzo Garbin – perché mirava a definire, al di là di quanto prevede il TUEL in termini di competenze della Giunta su questa materia, le regole di ingaggio iniziali, cioè le condizioni politiche e operative da cui partire per affrontare un progetto di rigenerazione urbana di portata storica, non solo per la città di Schio ma per tutto l’Alto Vicentino". Fratelli d’Italia ha presentato e fatto approvare dai proponenti della mozione un emendamento che chiedeva di prevedere un confronto costante con le associazioni di categoria, i commercianti e le imprese...

Eccidio di Schio, andare oltre al Patto dI Concordia Civica

ANNIVERSARIO ECCIDIO DI SCHIO. SVOLTA SERENAMENTE LA FUNZIONE RELIGIOSA E LA DEPOSIZIONE DEI FIORI ALLE EX CARCERI. L'ANPI HA DISERTATO LA MESSA 

Il messaggio passato venerdì sera ai fedeli durante la cerimonia religiosa in Duomo, è stato tanto chiaro quanto dirompente: andare oltre il patto di Concordia civica per arrivare alla Concordia Cristiana. Superare quindi la logica delle fazioni per arrivare ad una storicizzazione improntata nel rispetto reciproco senza usare quei fatti come strumento di lotta politica.
L'Anpi e le sue vetuste argomentazioni di chiaro stampo strumentale, le quali spesso scivolano nella calunnia e nella diffamazione, sono rimaste fuori dal perimetro della Chiesa. Come l'anno scorso peraltro.
E' stata una loro libera scelta che ovviamente rispettiamo anche se le ragioni sono ridicole.
Del resto, per giorni hanno provato in ogni modo ad imporre il loro punto di vista ponendo l'accento -udite udite - anche su chi avrebbe dovuto entrare in un luogo sacro.Secondo questi democratici a corrente alternata, da fieri nostalgici dei soviet, rientra nello loro facoltà di stabilire chi può o meno entrare in Chiesa per la funzione religiosa in memoria delle vittime dell'eccidio partigiano. Basta questo atteggiamento, intrinsecamente violento, per stabilire la follia culturale di questa fazione politica.
Se l'Anpi ha deciso di disertare per protesta la messa, la funzione religiosa è proseguita regolarmente senza patemi, così la successiva deposizione dei fiori alle ex carceri (presente ad entrambi le iniziative anche l'assessore regionale Elena Donazzan). Una deposizione svoltasi come sempre in maniera composta e senza alcun spirito polemico da parte dei partecipanti.
In merito alla delirante nota del centro sociale Arcadia (Schio antifascista), ci chiediamo dove abbiano visto un corteo nazifascista: un mistero spiegabile solamente dall'isteria di una sinistra in crisi d'identità che usa l'antifascismo come sala di rianimazione.


Comitato 7 luglio

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