Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Eccidio di Schio, andare oltre al Patto dI Concordia Civica

ANNIVERSARIO ECCIDIO DI SCHIO. SVOLTA SERENAMENTE LA FUNZIONE RELIGIOSA E LA DEPOSIZIONE DEI FIORI ALLE EX CARCERI. L'ANPI HA DISERTATO LA MESSA 

Il messaggio passato venerdì sera ai fedeli durante la cerimonia religiosa in Duomo, è stato tanto chiaro quanto dirompente: andare oltre il patto di Concordia civica per arrivare alla Concordia Cristiana. Superare quindi la logica delle fazioni per arrivare ad una storicizzazione improntata nel rispetto reciproco senza usare quei fatti come strumento di lotta politica.
L'Anpi e le sue vetuste argomentazioni di chiaro stampo strumentale, le quali spesso scivolano nella calunnia e nella diffamazione, sono rimaste fuori dal perimetro della Chiesa. Come l'anno scorso peraltro.
E' stata una loro libera scelta che ovviamente rispettiamo anche se le ragioni sono ridicole.
Del resto, per giorni hanno provato in ogni modo ad imporre il loro punto di vista ponendo l'accento -udite udite - anche su chi avrebbe dovuto entrare in un luogo sacro.Secondo questi democratici a corrente alternata, da fieri nostalgici dei soviet, rientra nello loro facoltà di stabilire chi può o meno entrare in Chiesa per la funzione religiosa in memoria delle vittime dell'eccidio partigiano. Basta questo atteggiamento, intrinsecamente violento, per stabilire la follia culturale di questa fazione politica.
Se l'Anpi ha deciso di disertare per protesta la messa, la funzione religiosa è proseguita regolarmente senza patemi, così la successiva deposizione dei fiori alle ex carceri (presente ad entrambi le iniziative anche l'assessore regionale Elena Donazzan). Una deposizione svoltasi come sempre in maniera composta e senza alcun spirito polemico da parte dei partecipanti.
In merito alla delirante nota del centro sociale Arcadia (Schio antifascista), ci chiediamo dove abbiano visto un corteo nazifascista: un mistero spiegabile solamente dall'isteria di una sinistra in crisi d'identità che usa l'antifascismo come sala di rianimazione.


Comitato 7 luglio

Articoli più letto dell'ultimo mese