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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

IV NOVEMBRE, CENTENARIO DELLA VITTORIA NELLA GRANDE GUERRA. LE CELEBRAZIONI NON SI TRASFORMINO IN UN PIETISMO PACIFISTA/VIDEO


SCHIO, IL COMITATO DI CITTADINI INVITA IL SINDACO DI FARSI PORTAVOCE DELL'ESPOSIZIONE DA OGNI BALCONE DI UN TRICOLORE. UN GESTO DOVEROSO PER ONORARE I CADUTI SUL FRONTE DEL PASUBIO E DEL NOVEGNO

Domenica ricorre il Centenario della vittoria dell'Italia nella Prima Guerra mondiale che sancì il ritorno di Trieste e di Trento alla Madre Patria dopo più di tre anni di conflitto che insanguinò l'Europa intera in quella che possiamo definire la prima guerra civile europea. Furono anche anni nei quali migliaia di uomini si distinsero tra eroismi e sacrifici immensi proprio qui tra i nostri monti; dal monte Novegno al Priaforà fino al Pasubio, divenuto poi quest'ultimo montagna Sacra alla Patria.
Il portavoce del comitato PrimaNoi Alex Cioni, rivolge un appello alle autorità che domenica celebreranno quegli avvenimenti. L'appello è rivolto in particolare al sindaco di Schio e dei Comuni di tutta la Val Leogra. "Mi permetto di invitare le Autorità comunali scledensi e della Val Leogra tutta, di celebrare l'anniversario nel rispetto dei Caduti ripulendolo quindi dalle valutazioni di natura storico politica che poco o nulla c'entrano con quegli avvenimenti. Il 4 Novembre di cento anni fa, l'Italia vinceva la Grande Guerra ed iniziava il suo percorso di rigenerazione come nazione. Non si tratta di celebrare la vittoria di un nazionalismo su un altro, sarebbe sbagliato e fuorviante, come sarebbe sbagliato fare un elogio alla guerra tout court, ma allo stesso modo sarebbe sbagliato e offensivo dare fiato alle trombe di un pietismo pacifista che risulterebbe stucchevole e ipocrita, senza considerare che risuonerebbe volgarmente irrispettoso nei confronti delle migliaia di ragazzi che combatterono e morirono adempiendo fino in fondo al dovere che furono chiamati a compiere per difendere gli interessi della Patria".
Per gli appartenenti del comitato, il Centenario deve essere l'occasione per "riprendersi la Vittoria come elemento primordiale funzionale al concetto di appartenenza, custodendo e trasmettendo il sacrificio dei tanti connazionali che hanno donato la vita alla Patria". 

E aggiungono: "Il 4 novembre, nell’epoca del globalismo apolide e sradicante, torni ad essere la festa condivisa di un popolo e di una Nazione. I nostri figli devono sapere che l’Italia non è stata soltanto la terra dei mafiosi e dei corrotti, ma anche quella degli slanci generosi e dei sacrifici esemplari, dei confini sacri e del sangue versato, dei miti condivisi degli eroi immortali".  
Il comitato si rivolge poi alla cittadinanza tutta con un invito per l'esposizione della bandiera italiana: "Dalle finestre o dai balconi delle vostre case esponete il tricolore come segno tangibile e concreto di vicinanza e di rispetto verso i Caduti e verso le nostre forze armate, oltre che come segno di riconoscimento dei valori di unità nazionale per i quali cento anni fa migliaia di italiani combatterono fino all'estremo sacrificio". 
Un invito che il comitato auspica sia fatto proprio anche dal Sindaco di Schio e dei Comuni limitrofi.



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