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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio, accoltellamento in piazza. Arrestato e subito scarcerato un giovane marocchino già noto alle forze dell'ordine/VIDEO

ALEX CIONI, IL SINDACO FACCIA DI PIU' PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI. ECCO LA PROPOSTA DEL COMITATO PRIMANOI


"Condividiamo la decisione del Sindaco di seguire il consiglio del Comando della Polizia Locale di vietare in Piazza Falcone Borsellino l'uso di bicchieri e bottiglie di vetro e di dispositivi sonori, eppure siamo convinti che si possa fare di più, anche alla luce dell'ultimo grave episodio avvenuto sabato notte" -afferma Alex Cioni, portavoce del comitato PrimaNoi.
Per il comitato di cittadini, il "Daspo urbano" è un altro strumento che il Sindaco può utilizzare per la sicurezza della cittadinanza, in quanto studiato proprio contro i balordi e gli sbandati che si trovano a bivaccare in zone urbane appositamente individuate dall'Amministrazione comunale.
"Allo stato attuale delle cose -spiega Cioni- e alla luce dei numerosi fatti di cronaca di questi ultimi mesi, che dimostrano per certi versi l'inefficacia dei provvedimenti sin qui presi, pensiamo sia il caso di valutare ulteriori azioni finalizzate ad agevolare gli agenti nel loro prezioso lavoro di controllo della città".
Secondo Cioni, il Daspo urbano sarebbe un provvedimento che "integra, supera e aggiorna il regolamento di polizia urbana, dando modo all'Amministrazione comunale di individuare le aree della città ritenute più sensibili, così da mettere nelle condizioni gli agenti di muoversi con maggiore efficacia nel compimento del loro lavoro di prevenzione e di repressione". Nella fattispecie, l'agente avrà l'autorità di consegnare agli indesiderati, o all'indesiderato di turno, un ordine di allontanamento che impone il divieto di rientrare nell'area soggetta al controllo specifico della Pubblica Sicurezza. Nel caso il soggetto molesto disubbidisca riavvicinandosi all'area interdetta, scatterà la segnalazione al Questore che così potrà procedere, per l'appunto, al Daspo urbano, ovvero all’ingiunzione di allontanamento dalla città fino ad un massimo di due anni.
"L'Amministrazione comunale deve dimostrare senza tentennamenti che non c'è posto in città per questa gentaglia. Se poi consideriamo che il delinquente condannato per l'accoltellamento di sabato notte si trova già libero di bazzicare per la città, è conseguenziale ritenere urgente e necessario un provvedimento di questo tipo" - conclude il portavoce di PrimaNoi. 

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