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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Saviano e la sua scorta presidenziale/ VIDEO


CHI DENUNCIA LA MAFIA MERITA UN'ATTENZIONE PARTICOLARE DALLO STATO. EPPURE SI HA L'IMPRESSIONE CHE SE SEI UN CITTADINO COMUNE, NESSUNO LA SCORTA PRESIDENZIALE TE LA SCORDI di Alex CIONI
Le vittime di minacce e di intimidazioni ad opera della criminalità organizzata, e in particolare coloro che hanno la propria vita in pericolo per essersi messi contro gli agenti della mafia denunciando coraggiosamente camorristi, ndranghetisti e mafiosi in generale, merita (sempre) un trattamento adeguato da parte dello Stato. 
Però, non mi pare una bestemmia sostenere che il trattamento che il signor Saviano riceve dallo Stato italiano è, forse, un tantino esagerato, se non altro se lo paragoniamo a quei cittadini comuni che non hanno scritto libri di successo, ma che con lo stesso coraggio si sono frapposti alle logiche mafiose senza ricevere in cambio attenzioni particolari dallo Stato. Spesso, invece, sono stati abbandonati.
In queste immagini poi, più che una scorta in protezione di un personaggio in pericolo, sembra di assistere ad un codazzo come quelli che da protocollo si preparano alle figure istituzionali come il Presidente della Repubblica.
Mi sbaglierò, sarò prevenuto io, eppure ho l'impressione che i cittadini non siano tutti uguali, nemmeno quando si tratta di opporsi alle logiche criminali, mentre chi ha costruito nel proprio vittimismo le sue fortune letterarie, riesce a ricevere attenzioni che sconfinano nel privilegio. Secondo me, la scorta così esibita non rappresenta più uno stato di necessità ma un elemento di contorno. Un aspetto coreografico, in spregio dei tanti cittadini comuni non meno coraggiosi di uno scrittore alla Saviano.

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