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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

La multinazionale americana Crocs chiude e delocalizza/VIDEO


SONO LE REGOLE DEL MERCATO. MA SE LASCI PER STRADA INTERE FAMIGLIE  PER AUMENTARE I PROFITTI QUANDO HAI UN BILANCIO IN ATTIVO, NON SEI UN IMPRENDITORE MA UN DELINQUENTE di Alex CIONI

Solidarietà ai lavoratori padovani della Crocs. Aziende che non sono in perdita, che fatturano bene e che non hanno ragionevoli motivi per chiudere gli stabilimenti. Queste sono le maledette multinazionali che se ne fregano delle persone. A loro interessa solo capitalizzare al massimo il profitto per ingrassare gli azionisti e pochi altri soggetti ai vertici del gruppo. 
Tanto qualcuno che lavora per meno, disposto a fare carte false per farsi sfruttare in cambio di un tozzo di pane lo si trova sempre in questo mondo globalizzato in mano alle leggi più o meno scritte imposte dai mercati finanziari. 
Ecco, questo è il modello economico che va contrastato. Se il tanto decantato "mercato" provoca ingiustizie, vanno cambiate le regole. Dieci anni di crisi economico finanziaria dovevano essere la grande occasione per fare le riforme necessarie per riportare al centro delle dinamiche la politica, invece i politici non ha fatto nulla rimanendo ai margini dei veri padroni del mondo: le borse, la finanza e le banche d'affari e d'investimento. Poi non chiedetevi perchè le elezioni le vincono i populisti o i cosiddetti sovranisti.

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