Per rispetto dei mussulmani, niente messa in ricordo dei Caduti in guerra


MALO, NO ALLA LITURGIA DEL 4 NOVEMBRE. PRIMANOI: DOCENTI DA SOSPENDERE PER INCAPACITA' E VILTA'

La notizia che in queste ore sta facendo discutere l'alto vicentino è il caso scoppiato a Malo dopo che su richiesta di alcuni docenti la tradizionale santa messa che ogni anno viene promossa per la celebrazione del 4 novembre, festa delle Forze Armate e anniversario della Vittoria che sancì la fine nel 1918 della Grande Guerra, è stata annullata.

Secondo alcuni insegnanti l'annullamento della messa è giustificata dalla necessità di "dare maggiore libertà di partecipazione alla celebrazione laica" e per "tutelare gli alunni di altre religioni". 

Nella polemica si è inserito il comitato PrimaNoi impegnato sul fronte del contrasto all'immigrazione selvaggia, criticando aspramente la scelta dell'Amministrazione comunale che ha "ceduto a delle assurde quanto pretestuose motivazioni di natura ideologica che nulla hanno a che vedere con la tanto sbandierata integrazione". 
"C'é da sperare che questi insegnanti siano degli sciocchi in buona fede perchè se sono guidati da una convinzione di natura ideologica e culturale, andrebbero quanto meno sospesi dall'esercizio della loro professione per incapacità e viltà. Non è questo il modo di fare educazione scolastica né integrazione" - accusano dal comitato.
"E' singolare che coloro che professano il rispetto delle altre confessioni religiose -spiegano- non capiscano che è rinunciando alle nostre tradizioni il modo migliore per aumentare il divario tra gli italiani e le comunità straniere, tra cui quei mussulmani che i docenti di Malo vorrebbero tutelare". Per PrimaNoi la scelta dei docenti che ha trovato una "incomprensibile sponda nell'Amministrazione comunale maladense", è un capolavoro per chi vuole "aumentare tra gli italiani un sentimento islamofobo".

Commenti

Anonimo ha detto…
onore e gloria ai caduti, se abbiamo ciò che abbiamo oggi lo dobbiamo a ragazzi che si sono sacrificati per l'Italia, questi ottusi di professori dimostrano un'insana ignoranza nei confronti di questi caduti, dimenticandosi che hanno sacrificato la vita anche per questi colti ignoranti...

Renzo Bergamo