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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Amministrative '16, Fratelli d'Italia rimane subalterna a Berlusconi

VENT'ANNI DOPO NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE
di  Alex Cioni
A Roma come a Milano per la scelta dei candidato a sindaco del centro-destra è emerso con estrema chiarezza uno scenario che riporta al ventennio Berlusconiano. 
Mister B. oramai è la maschera di sé stesso, con un partito allo sfascio. Eppure, nonostante sia in condizioni comatose, ha dimostrato che a tirare le redini dei giochi è ancora lui. E solo lui. 
In questa partita il duo Salvini-Meloni resta ai margini ma se la genuflessione di Salvini è più comprensibile, lo è meno per la Meloni visto che Roma è la sua zona (unica) di influenza: è vero parliamo di elezioni amministrative ma di importanti città dalla valenza politica, per cui i due avevano solo una strada da percorrere ma non hanno avuto il coraggio di intraprenderla per evidenti logiche di bottega e per garantire a qualcuno una prebenda. Ma se doveva essere cambiato tutto, come da anni ci racconta la Meloni, i fatti dimostrano che non è cambiato nulla, o meglio, come dice l'adagio, è cambiato tutto per non cambiare nulla. 
Per ragioni evidenti l'unico ad esserne uscito vincente è mister B., -ancora una volta- il che non significa una sorta di ennesima rinascita dell'ex Cavaliere, anzi, ma solo che il cosiddetto centro-destra viene trascinato negli inferi per opera di mister B. e con mister B. alla testa della compagine. 
Quelli delle primarie #senzapaura che dovevano ricostruire la Destra cosi facendo rischiano di recitare la parte della stampella senza altresì avere il peso (ma sempre stampella era) che la Destra di Fiuggi aveva negli anni del potere finiano. Renzi ringrazia. 

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