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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Falsi profughi, scatta la protesta. Portateli a casa vostra


VALLI. CIONI CHIAMA A RACCOLTA I NO PROFUGHI DELL'ALTO VICENTINO. NASCE "PRIMA NOI"

L’aveva promesso e l’ha fatto, ma si è anche organizzato in grande stile coinvolgendo cittadini contrari all’accoglienza dei profughi che sono accorsi anche da Thiene. Alex Cioni, leader del gruppo ‘Prima gli italiani’ ha ottenuto i consensi dei thienese sul piede di guerra che in questi giorni hanno creato il nuovo movimento ‘Prima noi’ per dire ‘no’ all’accoglienza.  
Questa mattina ha trascinato a Valli del Pasubio (sabato ndr), sotto un gazebo, a poche centinaia di metri dalla ex Colonia dove attualmente alloggiano una ventina di profughi, i suoi sostenitori. 
Persone che, senza se e senza ma, lo straniero in casa loro non lo vogliono. Oggi Cioni aveva l’aria di chi fa sul serio e ha preannunciato la possibilità di invadere l’attuale residenza dei profughi e di stazionare nella location allestita fino a domani. 
“Siamo un gruppo di cittadini dell’Alto Vicentino che ha deciso di non rimanere inermi dinnanzi all’invasione in atto favorita da un governo che invece di pensare ai propri cittadini apre le porte a migliaia di sedicenti profughi che approfittano della situazione per bypassare le normative che dovrebbero regolare i flussi migratori in Italia – spiegano dal gruppo Prima Noi – Ora basta. Da Schio a Thiene arrivando al Passo Pian delle Fugazze ai confini col Trentino Alto Adige, diciamo basta con forza e determinazione a  questa invasione. Prima i veneti. Prima gli italiani”.  
Certo, dati i commenti apparsi sui social network nei giorni scorsi, ci si sarebbe aspettati una ben più massiccia presenza di ‘rivoltosi’, che nel picco massimo ha raggiunto le cinquanta presenze, ma alla fine tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Della serie ‘protesta tu che io poi arrivo’.

Anna Bianchini - AltovicentinoOnline

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