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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio diventi "Città No slot"/2

SALE SLOT MACHINE, ALCUNI SINDACI DEL VICENTINO RIDUCONO GLI ORARI DI GIOCO E SCRIVONO A RENZI 

"Molto bene la sinergia in atto tra alcuni comuni del vicentino per attuare delle ordinanze finalizzate a contrastare il dilagare delle sale slot machine" - è quanto afferma Alex Cioni coordinatore dell'alto vicentino di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in merito alla decisione dei Primi cittadini di Vicenza, Bassano del Grappa, Schio, Thiene e Lonigo di lavorare assieme contro la ludopatia. 
"Nei mesi scorsi - spiega Cioni - siamo intervenuti a Schio proponendo al sindaco Valter Orsi di attivarsi per creare una rete con le amministrazioni comunali più coinvolte nel problema affinché l'unione delle forze renda più incisive le pressioni politiche verso un Governo intenzionato a tagliare ulteriormente quei meccanismi legislativi utili per contenere l’offerta del gioco d’azzardo". "La decisione dei comuni di ridurre l'orario di apertura di questi luoghi è un segnale positivo che va nella giusta direzione ma non basta per mettere al riparo le persone più a rischio di sviluppare un rapporto problematico o patologico con il gioco d’azzardo" - ha concluso l'esponente del partito di Giorgia Meloni. 

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