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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Sepolcri imbiancati

VICENZA, MANIFESTAZIONE DI FORZA NUOVA: I SEMINATORI DI ODIO STANNO A SINISTRA

Basta! Non se ne può più di questi seminatori di odio per professione che si rianimano solamente quando devono scagliarsi contro qualcosa o qualcuno. Solito copione solita noia ad ogni annunciata iniziativa proveniente da Destra.
Diciamo la verità, cari compagni di merende: i vostri padri almeno potevano vantare una certa forma di originalità, voi oggi cosa siete: reduci un pò radical chic ma con la medesima bava alla bocca. 
Quando vi fa comodo siete pronti ad alzare la bandiera colorata del pacifismo, altre siete prontissimi ad alimentare sentimenti di odio contro chi non la pensa come voi. Chi se ne importa se le priorità di questa drammatica fase per la nazione sono altre.
La sinistra italiana dovrebbe imparare dagli errori commessi dai compagni francesi che con simili atteggiamenti stanno regalando (per fortuna dico io) larghe fette del loro popolo al Fronte Nazionale di Marine Le Pen. Quello francese è un popolo evidentemente più maturo di quello italiano, perché non è più disposto a farsi prendere per i fondelli dai soliti richiami di partigiana memoria, richiami gonfi di banalità e semplicismi storiografici che definire penosi è usare un eufemismo.
Ancora una volta siamo alle solite quanto noiose mobilitazioni che confermano la pochezza di contenuti di una sinistra la cui unica ragione di sopravvivenza è di scagliarsi contro un immaginifico avversario. Che tristezza, quante energie sprecate sull’altare del nulla cosmico.

Alex Cioni

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