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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

L'ass. regionale Donazzan sui distinguo interni al Pdl vicentino

 
DONAZZAN, ECCO PERCHE' HO TROVATO UN PO' TROPPO FORTE IL TITOLO DELL'ARTICOLO DI SCORZATO NEL GIORNALE DI VICENZA
Innanzitutto grazie per la foto, un po' datata in effetti, ma un bel ricordo: fu il mio primo intervento da Assessore Regionale del Veneto. 
Era il lontano 2005 ed era sui temi del lavoro in Fiera a Vicenza. Tanto tempo fa (in politica pare quasi una vita) e se penso al contesto così mutato, mi appare ancora più impegnativo il percorso fatto. 
Era il tempo del Veneto del miracolo del nord est, della nascita frenetica di imprese, della piena occupabilità. Il 2007 fu il minimo storico della disoccupazione in Veneto e il partito a cui appartenevo, Alleanza Nazionale, stava all'opposizione del solito Governo Prodi e godeva di credibilità e fiducia. Poi la crisi. 
La perdita dei posti di lavoro e le tante imprese in difficoltà . Il mio stesso ruolo di Assessore al lavoro si è reso ancor più impegnativo. 
Tante aspettative,tanta preoccupazione, tante sfide. 
Tra queste quella di non smettere di pensare che la politica debba fare il bene della propria terra, della propria comunità e debba essere rappresentata da persone "perbene". 
Ecco perchè credo che il Popolo della Libertà debba organizzarsi sul territorio, debba formare la propria classe dirigente, debba tenere posizioni chiare e coerenti rispetto la propria Carta dei Valori di riferimento.
Ecco perchè sono fiduciosa nel nuovo corso che ha preso il PDL vicentino con una scelta di radicamento sul territorio, di organizzazione in consulte tematiche, di metodo di lavoro. Tutte cose che ho avuto modo di dire a commento della mia prima seduta di Direzione Provinciale, ma che sono state ignorate a fronte di "indiscrezioni" molto più stimolanti alla lettura, immagino.
Non mi scandalizzo per nulla, fa parte del gioco. Ma penso che un partito debba discutere, dibattere, proporre, decidere. Non amo le conventicole e meno che meno i partiti con gli yes men. Ecco perché ho trovato un po' troppo forte il titolo dell'articolo e per quanto riguarda la cronaca della serata basta il risultato: massima coesione attorno alle proposte del Coordinatore Provinciale Sergio Berlato. Perchè proposte sensate e rispettose di una mozione programmatica che abbiamo scritto insieme, sostenuto sul territorio e per la quale siamo andati a cercare la fiducia dei nostri iscritti. Il resto è sano e salutare dibattito.Buon lavoro,

Elena Donazzan

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