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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio. Decoro e igiene in Piazza Almerico da Schio: Cioni e Munari (FdI) chiedono il rispetto delle regole e controlli rigorosi



In merito alla trasformazione commerciale in atto in Piazza Almerico da Schio, il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia ha depositato una domanda d’attualità (clicca qui) che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale di lunedì sera. L’iniziativa riguarda in particolare l’utilizzo del porticato di via Romana Rompato Sella da parte di un’attività commerciale di vendita di frutta e verdura.

Nelle ultime settimane sono arrivate numerose segnalazioni che hanno spinto i consiglieri comunali di FdI a monitorare non solo il fruttivendolo in questione, ma l’insieme delle attività che stanno modificando l’aspetto estetico e funzionale dell’area. Per quanto riguarda l'ortofrutta, esposta da mattina a notte inoltrata con merce sempre all'esterno del negozio, vi sono riflessi negativi sul decoro urbano e preoccupazioni igieniche che le autorità competenti dovrebbero valutare. Lo stesso Presidente di Ascom Confcommercio Schio ha dichiarato alla stampa che “sotto l'aspetto sanitario la situazione lascia a desiderare” sollecitando “un approccio più serio e rispettoso alle regole del commercio”.

“Se l’attività imprenditoriale è legittima – affermano i consiglieri Alex Cioni e Gianmario Munari – le cose devono però essere fatte nel rispetto delle regole. Non è quindi una questione di convivenza culturale da costruire, perché non siamo noi autoctoni a doverci adattare, ma sono gli stranieri che si stabiliscono qui a rispettare le normative. Dall’altro lato sono le autorità preposte ad essere chiamate a fare il loro lavoro di controllo e di applicazione delle regole in maniera rigorosa e puntuale, cosa che non sempre viene fatta”.

Gli esponenti di FdI ricordano che il porticato, pur essendo privato, è ad uso pubblico e pertanto soggetto al Regolamento Comunale di Polizia Urbana, che disciplina l’occupazione di suolo, le norme igienico–sanitarie, il mantenimento della pulizia e del decoro. Inoltre, la Cassazione ha stabilito che l’esposizione continuativa all’aperto della merce può configurare una condotta idonea ad alterare la qualità degli alimenti.

“Il corretto funzionamento sociale e commerciale – conclude il capogruppo Alex Cioni – passa attraverso il rispetto delle norme e l’applicazione rigorosa dei regolamenti, non attraverso un adattamento soggettivo che rischia di compromettere l’ordine pubblico e la qualità urbana. Piazza Almerico da Schio è una delle aree più sensibili della città essendoci una concentrazione crescente di attività etniche e di residenti stranieri, compresi i richiedenti asilo ospitati dalle cooperative, che richiede un controllo costante e delle istituzioni capaci di prevenire la formazione di una sorta di enclave separata dal resto del centro cittadino”.

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