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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

BACINO DI LAMINAZIONE ALLE ASTE: DOPO DIECI ANNI E TRE ESONDAZIONI, IL COMUNE NON HA ANCORA UN PROGETT


Sul bacino di laminazione previsto in località Aste, l’amministrazione comunale ha risposto alla nostra interrogazione (clicca qui) in modo tanto chiaro quanto sconfortante: ad oggi, non esiste alcun progetto. La nostra interrogazione, discussa in Consiglio comunale, chiedeva conto dello stato di avanzamento del cosiddetto “progetto alternativo” di bacino di laminazione, annunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici nel mese di febbraio come sostitutivo rispetto a quello inserito nel bilancio di previsione a fine 2023. 
Volevamo sapere se fossero stati definiti i dettagli tecnici ed economici dell’opera, e con quali tempistiche l’Amministrazione intendesse procedere.
La risposta ottenuta è, purtroppo, una certificazione dell’immobilismo. Dal 2014 – anno della prima esondazione del torrente Caussa nel quartiere della Santissima Trinità – sono passati più di dieci anni, durante i quali si sono verificati altri due episodi alluvionali, con danni e disagi per numerose famiglie residenti. Eppure, nonostante un primo stanziamento in bilancio sia arrivato solo nel 2022, non esiste ancora un progetto definitivo, né tantomeno una tempistica certa. 
Comprendiamo le complessità tecniche, le interlocuzioni con gli enti sovracomunali, e le difficoltà legate ai procedimenti autorizzativi. Ma è lecito chiedersi: è accettabile che, dopo oltre un decennio e tre alluvioni, il Comune di Schio non abbia ancora prodotto uno straccio di progetto da sottoporre alla cittadinanza?
Questa assenza di pianificazione pesa, e non solo sul piano amministrativo. Pesa sul piano politico, perché dimostra un’evidente mancanza di visione nell'affrontare il problema. 
E pesa sul piano delle responsabilità verso i cittadini, che ad ogni pioggia intensa tornano a convivere con l’angoscia dell’acqua in casa.
Noi non ci rassegniamo. Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia continueremo a chiedere chiarezza, trasparenza e soprattutto impegni concreti. Perché chi governa la città ha il dovere di tutelare il territorio e garantire sicurezza ai suoi cittadini. Non tra dieci anni, ma adesso.


Alex Cioni - Gianmario Munari
Gruppo consiliare Fratelli d’Italia

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