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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio, querelle tra i civici di Marigo e il centrosinistra sul contributo ambientale. FdI: "Fondi vincolati, destinarli al trasporto urbano sarebbe però uno spreco".

Prendiamo atto della proposta del centrosinistra di Schio di destinare i 690 mila euro del contributo regionale ambientale che dovrebbero arrivare in cassa nel 2025 per garantire l’accesso gratuito agli asili e ai trasporti urbani. 
Sulla carta, l'idea di impiegare fondi per servizi utili alla comunità è condivisibile, ma per noi destinare questi soldi al trasporto urbano sarebbe  un'inutile spreco.
Oltretutto la normativa regionale è chiara: il contributo ambientale deve andare a progetti per compensare i disagi creati dalla presenza di un impianto di smaltimento rifiuti, non a finanziare servizi strutturali come asili o trasporti, che richiederebbero entrate stabili e garantite. 
Inoltre, l’attuale trasporto urbano di Schio è un sistema inadeguato e incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini; servirebbe, piuttosto, una revisione strutturale dell'intero sistema di trasporto o anche all'eliminazione di un servizio che al momento risulta praticamente inutilizzato dagli scledensi.
Invece di "proposte spot" che rischiano di restare irrealizzabili, sarebbe meglio usare questi fondi per interventi concreti e mirati che portino reali benefici a Schio, rispettando le finalità stabilite per il contributo ambientale.



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