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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO, POLEMICA SULL'INCENERITORE. SI ALLO STUDIO PROPOSTO DA SCHIO MA IN FUNZIONE DI GARANTIRE LA RETE DEL TELERISCALDAMENTO PER LA QUALE AVA HA INVESTITO ALTRI DUE MILIONI DI EURO

Non ho mai ritenuto credibile una dismissione dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Schio come credo poco ad un suo ridimensionamento. Ritengo però doverosa la proposta di Schio di predisporre uno studio per comprendere fino a che punto si può arrivare ad un depotenziamento dell’impianto connesso alla diminuzione in atto di produzione di rifiuti che finiscono per essere bruciati in quanto fuori dal circolo del riciclo.
E' evidente che con la raccolta differenziata si è ingenerato un sistema virtuoso nel trattamento dei rifiuti che ci può permettere di fare dei ragionamenti nella direzione di un depotenziamento, tenendo ben presente però, che Ava ha investito altri due milioni di euro per potenziare la rete del teleriscaldamento. 

Le cose stanno in questi termini: l'impianto dovrà garantirsi una quota adeguata di rifiuto indifferenziato per sostenere l'investimento sul teleriscaldamento, visto per altro che i rifiuti non riciclabili vanno smaltiti in qualche modo.
Lo studio, quindi, è una proposta condivisibile in quanto sarebbe propedeutico anche per conoscere quante tonnellate di rifiuti sono indispensabili per garantire il sistema del teleriscaldamento che in zona industriale a Schio sta già offrendo un accesso a una fonte di energia virtuosa e rinnovabile, oltre che più economica. Su un tema serio come quello dell'ambiente bisogna parlare chiaro senza inseguire un'impostazione ideologica e radicale che, come stiamo vedendo con la partita delle auto elettriche, rischia complessivamente di produrre più danni che benefici.
 

Alex Cioni
Consigliere comunale di Schio
SchioCittà Capoluogo - Fratelli d'Italia

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