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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio, commercianti e residenti del centro storico segnalano la presenza di un branco di bulli che portano scompiglio. Cioni (FdI): "Queste sono le conseguenze delle politiche buoniste e perdoniste"

Confermo quanto è stato denunciato da alcuni concittadini essendo stato io stesso più volte preso di mira da questi perditempo che ruotano attorno ai gruppi trapper. Sono ragazzi molto giovani composti da italiani e stranieri di seconda generazione che in altri tempi sarebbero stati presi per un orecchio – spiega il consigliere di SchioCittà Capoluogo in quota Fratelli d’Italia – ma il buonismo imperante di una certa cultura giustificazionista e perdonista ha reso ogni approccio severo ma giusto come una sorta di violenza prevaricatrice". 
 

Per l’esponente di Fratelli d’Italia “il bullismo di questi giovani è un problema serio che non va sottovalutato e che soprattutto non va confuso con l’intemperanza giovanile tipica degli adolescenti”. "Gli anticorpi a questa deriva si trovano se la si smette di perdonare tutto e se le famiglie e la scuola tornano - conclude il consigliere - ad essere il perno educativo e formativo offrendo così ai ragazzi dei punti di riferimento autorevoli che con ogni evidenza attualmente sono assai carenti se non tutto assenti”.

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