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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

SCHIO, CONTROLLO DI VICINATO. IL CONSIGLIERE ALEX CIONI REPLICA AL DICHIARAZIONE DEL SINDACO RILASCIATE A TVA VICENZA. BENE IL CAMBIO DI OPINIONE DI ORSI SUL CONTROLLO DI VICINATO


 Replica al servizio del tg di Tva Vicenza andato in onda il 30 gennaio.

A Schio il controllo di vicinato è in fase di definizione con due gruppi di cittadini che si stanno organizzando nel quartiere di Ss Trinità ma stiamo lavorando per svilupparne altri a Magrè” spiega il consigliere comunale di SchioCittà Capoluogo in quota Fratelli d’Italia Alex Cioni.
Sulla questione delle ronde e della mancanza di autorizzazioni, il consigliere scledense replica al sindaco Valter Orsi.  
“Rassicuro il sindaco che nei vari incontri con i cittadini di cui sono stato promotore ho spiegato in maniera precisa quali sono le linee guida e le regole d’ingaggio del controllo di vicinato, sottolineando che le ronde non rientrano nella modalità prevista dal controllo di vicinato. Va detto, altresì, che le autorizzazioni di cui parla il sindaco non sono obbligatorie in quanto la legge non vieta a dei cittadini di riunirsi in chat per scambiarsi informazioni utili per la sicurezza del proprio quartiere. Nonostante questo – continua il consigliere scledense – ho voluto coinvolgere una delle associazioni nazionali di controllo di vicinato per definire il progetto di sicurezza partecipata secondo le modalità previste anche dai protocolli prefettizi che il Comune di Schio ad oggi sembra non avere ancora sottoscritto”. 
Per il consigliere di minoranza è opportuno “che prima di fare insinuazioni fuori luogo verso i cittadini che hanno aderito al progetto, sia il Comune a mettersi in regola aderendo al protocollo del Prefetto per la sicurezza partecipata, dimostrando così di credere in questo progetto visto che in passato fu proprio la maggioranza a bocciarlo in consiglio comunale”. In tal senso Cioni ricorda di aver portato due volte in aula a Palazzo Garbin il tema del controllo di vicinato e che in entrambe le occasioni venne respinto.

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