Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

SCHIO E VAL LEOGRA, COME OGNI ESTATE ESCALATION DI FURTI I NAPPARTAMENTO. IL CENTRO DESTRA SCLEDENSE RILANCIA IL CONTROLLO DI VICINATO

Come ogni anno durante il periodo estivo e in particolare nella fase di abbandono della città per le vacanze, si assiste ad un aumento dei casi di furti in appartamento. Un fenomeno che sta interessando anche i Comuni della val Leogra. Ad intervenire sul tema di scottante attualità è ancora una volta il consigliere comunale scledense di SchioCittà Capoluogo, sottolineando l’importanza di << seguire alcune basilari accortezze che possono essere efficaci per scoraggiare i ladri >>.

Tra i consigli che i carabinieri di Schio affidano alla cittadinanza c’è quello della collaborazione tra vicini. Un assist per la campagna che il consigliere del centro destra sta portando avanti per istituzionalizzare il controllo di vicinato in città, nonostante la maggioranza guidata da Valter Orsi abbia bocciato la proposta in consiglio comunale.

<< Un anno fa abbiamo attivato una chat con una sessantina di adesioni di persone che risiedono in tutta la città - spiega il consigliere –, così da iniziare uno scambio di informazioni utili per il contrasto non solo dei furti in abitazione o per la presenza abusive di carovane di nomadi, bensì per segnalare qualsiasi avvenimento che interessi il bene comune, come per esempio l’abbandono dei rifiuti, fenomeno che rientra in una pratica tutt’altro che occasionale >>.

La pandemia e le regole per il contenimento della diffusione del virus non hanno permesso di promuovere incontri pubblici propedeutici ad iniziare il percorso vero e proprio per ufficializzare il controllo di vicinato. L’obiettivo dei sostenitori della sicurezza partecipata è di avviare i primi incontri dopo le vacanze estive. 

<< Servono persone che credono in questo progetto di volontariato sociale – spiega il consigliere comunale – in modo da radicare il più possibile in città uno strumento di collaborazione tra cittadini che dovrà realizzarsi con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la prefettura. Fare rete tra cittadini è essenziale – conclude Cioni – per operare in un contesto di sicurezza integrata dove venga rafforzato il modello collaborativo, attraverso il quale le forze dell’ordine, istituzioni pubbliche e soggetti privati si mobilitano in sinergia per salvaguardare i cittadini >>. L’auspicio dei promotori è di arrivare entro l’anno con i primi nucleo di volontari operativi nel controllo di vicinato.

Articoli più letto dell'ultimo mese