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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

ACCORDO TRA REGIONE E ANAS. INTERROGAZIONE DI CIONI PER IL FUTURO DELLA VARIANTE DESTRA LEOGRA


Dopo l'annuncio nei giorni scorsi dell'intesa tra Regione Veneto e l'Ente statale Anas per per la riclassificazione di oltre 700 km di strade regionali, il consigliere comunale scledense Alex Cioni, ha inviato una interrogazione al Sindaco scledense Valter Orsi (che è pure consigliere provinciale con delega alle infrastrutture), per avere delucidazioni sul futuro della variante “Destra Leogra” che la città di Schio e tutto l’alto vicentino attendono da decenni.
Va ricordato che nel marzo del 2018 la Provincia di Vicenza aveva deliberato la richiesta di far tornare sotto il controllo dell’Anas il tratto di strada da Costabissara a Schio, in quanto l’Ente statale è l’unico con la disponibilità di finanziare il progetto della “Destra Leogra”.
“Il costo della variante si aggira attorno ai 40 milioni di euro – spiega il consigliere comunale di PrimaSchio – quindi è evidente che la provinciale deve tornare sotto il controllo dell’Anas come lo era stata fino a vent’anni fa, altrimenti il progetto rimarrà nel cassetto delle opere incompiute per altri vent’anni, marcando ancora una volta lo scarso peso politico del nostro territorio nei tavoli che contano”.
Con l'interrogazione Cioni vuole sapere se in questi due anni l’Anas ha risposto positivamente o meno in merito alla richiesta della Provincia e, conseguentemente, se "i cittadini di questo territorio potranno godere di una infrastruttura di vitale importanza per l'intero assetto viabilistico della città". 


- Segue l'interrogazione inviata al Sindaco di Schio -

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