SCHIO, SOSPESI I LAVORI DELLA NUOVA PALESTRA CAMPUS

PER IL CONSIGLIERE DI CENTRO DESTRA ALEX CIONI SONO STATI COMMESSI DEGLI ERRORI IN FASE DI PROGETTAZIONE CHE HANNO PRODOTTO UNA NON TRASCURABILE LIEVITAZIONE DEI COSTI 

Per quasi dieci mesi il cantiere della palestra Campus in piazzale Summano è rimasto sospeso dopo che la ditta vincitrice dell’appalto ha sollevato una serie di osservazioni al progetto. Nei primi giorni di settembre, il capogruppo di SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio Alex Cioni, ha ricevuto dal Comune la risposta ad una sua interrogazione con la quale ha chiesto spiegazioni in merito alla sospensione dei lavori.
Dagli uffici del Comune hanno spiegato che il blocco dei lavori è una conseguenza del livello della falda freatica rivelatasi ad una quota maggiore del previsto.
Una "presunta" - per il consigliere - sorpresa geologica che ha prodotto una modifica strutturale all’opera e una revisione dell’assetto delle fondazioni che dal progetto iniziale non sono risultate più corrispondenti alle condizioni del terreno.
Nella risposta inviata al consigliere di Centro Destra, si spiega che le modifiche e le integrazioni strutturali al progetto prevedono un sistema di drenaggio wellpoint e la posa in opera di pali ad iniezione idonei per la compattazione ed il consolidamento del terreno.
Cioni però non si è accontentato delle spiegazioni arrivate dal Comune, visto che la perizia geologica in suo possesso avrebbe chiarito, in maniera evidente, “la sussistenza di problematiche geotecniche del terreno che fanno presupporre dei non trascurabili errori in fase di progettazione”.
Una situazione poco chiara che ha spinto il consigliere comunale ad avanzare, assieme ai colleghi della Lega, un’interpellanza in Consiglio comunale per “mettere nelle condizioni l’Amministrazione di spiegare alla città cosa è successo”.

Per il consigliere di PrimaSchio "i soldi dei cittadini vanno spesi con diligenza, fosse anche un solo euro. Quindi non si tratta di un esercizio di facile retorica la richiesta di spiegazioni in aula ma rientra in un elementare quanto sacrosanto principio di trasparenza nell’interesse della città. Peraltro – spiega ancora Cioni – le modifiche strutturali attuate in corso d’opera, provocheranno una sensibile lievitazione dei costi mentre la palestra non sarà a disposizione degli istituti scolastici scledensi nei tempi previsti dal contratto d’appalto”.
Alla luce di queste considerazioni, il consigliere di PrimaSchio vuole poi sapere se l’Amministrazione è intenzionata ad attivarsi per verificare se ci sono state delle responsabilità oggettive dei professionisti incaricati e, nell'ipotesi siano emerse, cosa intenda fare per tutelare gli interessi dei cittadini.

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