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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

DIFFUSO UN VIDEO PER SUGGERIRE UN MODUS OPERANDI COMPORTAMENTALE CHE OGNI CITTADINO PUO' DARE "COME ESEMPIO VERSO GLI INCIVILI CHE INFESTANO LA CITTA'"/VIDEO


POI SCHIOCITTA' CAPOLUOGO RILANCIA IL DIBATTITO SUL TERMOVALORIZZATORE DI CA' CAPRETTA

Il gruppo civico SchioCittà Capoluogo (loro preferiscono definirsi una sorta di “think tank” ndr) impegnato in questi mesi nel proporre delle riflessioni e delle idee su alcune questioni che interessano il territorio scledense, in vista della kermesse elettorale che a breve partirà ufficialmente, sta promuovendo una serie di iniziative per ravvivare il dibattito politico amministrativo.
L’ultima proposta riguarda la diffusione di un video che proprio in questi giorni rientra a pieno titolo nel dibattito sul benessere ambientale del pianeta, proponendo un messaggio molto semplice ma senza dubbio dal chiaro significato.
"La questione ambientale che interessa il pianeta è una cosa seria e non può essere banalizzata con facili slogan o con manifestazioni strumentalizzate dalle solite organizzazioni di estrema sinistra alle quali spesso partecipano flotte di giovani studenti senza che essi siano coscienti veramente della ragioni per le quali scendono in piazza" -spiega il portavoce Alex Cioni.
Secondo gli attivisti di SchioCittà capoluogo, è un "bene che ci sia un dibattito ambientale in atto anche tra i più giovani, ma prima di parlare dei massimi sistemi sarebbe il caso che si iniziasse dai piccoli gesti quotidiani".
Indubbiamente Schio non ha l'esclusiva e non la si può considerare una città sporca, però –sottolinea l’avvocato Claudia Pellizzari - "è sufficiente passeggiare nei parchi cittadini e per i quartieri per rendersi conto di quanti rifiuti siano lasciati per strada".
Con il video pubblicato sui social, gli attivisti vogliono dimostrare un aspetto essenziale della cura ambientale tanto banale quanto tutt’altro che scontato: “Anche se non dovremmo essere noi cittadini a raccogliere i rifiuti lasciati per strada, visto le tasse che paghiamo, suggeriamo un modus operandi affinché ogni cittadino con un minimo di senso civico capisca l’importanza di tenere pulita la città attraverso un piccolo gesto che serva da esempio. Quando esci a passeggio con il cane –si legge nella nota e nel video-, raccogli i rifiuti lasciati dagli immancabili incivili che possiamo anche chiamare "luamari" di professione e gettali nei cestini".
L'intento del gruppo civico è di far passare una linea di principio comportamentale: "Dare l'esempio è la migliore lezione di senso civico che possiamo donare a quei soggetti per i quali l’educazione ed il rispetto verso gli altri rappresentano un archetipo di valori fuori moda –chiariscono il portavoce Alex Cioni e l’avvocato Claudia Pellizzari".
SchioCittà Capoluogo va oltre e si inserisce in un altro tema che per la città e l’intero alto vicentino risulta essere scottante da diversi anni: l’inceneritore.
Per il gruppo civico l’approccio più corretto non è tanto “essere contrari o favorevoli ai termovalorizzatori ma studiare i dati ufficiali che forniscono molte indicazioni a chiunque si voglia avvicinare ad una tematica complessa che va studiata ed esaminata accuratamente in modo scientifico senza paraocchi ideologici”.
Secondo il rapporto 2017 dell’Ispra, in Italia i rifiuti urbani inceneriti sono stati complessivamente 5,4 milioni di tonnellate. Il 69% di questi sono stati bruciati al nord, il 12% al Centro, e il 19% al Sud Italia, mentre nel contempo spediamo all’estero quasi 450mila tonnellate all’anno di rifiuto.
“Se la raccolta differenziata è mediamente aumentata, pure qui a Schio –è il ragionamento di Alex Cioni- è anche vero che non tutto può essere riciclato e una quota di rifiuti non indifferente non può essere avviato a un percorso di seconda vita. Quindi, cosa possiamo fare? Ce li mangiamo o continuiamo a pagare milioni di euro per trasferirli all’estero come se inquinare l’aria austriaca non avesse conseguenze su di noi?” Domande legittime alle quali l’ambientalismo più radicale e ideologizzato dovrebbe dare alcune risposte.



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