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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

SULL'OSPEDALE ALTO VICENTINO TANTE CHIACCHIERE AL VENTO

PER SCHIOCITTA' CAPOLUOGO IL VERO PROBLEMA E' LA PROGRESSIVA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI CHE SPINGONO I MEDICI A SCEGLIERE LE CLINICHE PRIVATE ACCREDITATE CON IL SSN

Sulla querelle di questi giorni che ruota attorno all'ospedale Alto vicentino, interviene il portavoce di SchioCittà Capoluogo Alex Cioni, sottolineando come "negli ultimi anni sono stati dismessi parzialmente tre ospedali (Schio, Thiene, Malo) costruendone uno nuovo a Santorso come polo ospedaliero per tutta l'area, eppure non si percepiscono miglioramenti sostanziali nei servizi offerti ai cittadini".
Secondo SchioCittà Capoluogo, lasciando perdere la questione del project financing, su cui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte, il dato oggettivo è che "i tre vecchi ospedali sono ancora parzialmente attivi gravando ulteriormente sulle casse pubbliche. Non bastasse questo aspetto, in questi anni sono spuntate come i funghi le cliniche private, ma essendo convenzionate con il Ssn, è come se fossero delle cliniche pubbliche. A questo punto - spiega Cioni - è lecito chiedersi se costruire un nuovo nosocomio lasciando operative tutte

le altre strutture ospedaliere, con i costi che inevitabilmente ricadano sui cittadini, sia stata una decisione ponderata da ragioni strutturali per garantire una migliorare efficienza del servizio, o per altre meno nobili motivazioni".
Relativamente al problema di reperire i medici, il portavoce di SchioCittà Capoluogo osserva che "c'è un aumento di professionisti che decidono di operare nelle cliniche private, le quali però ricevono dei soldi pubblici per ogni prestazione offerta, il che innesca una concorrenza non propriamente leale con il settore pubblico"
Il punto di vista di Cioni è molto chiaro: "Questa situazione di promiscuità autorizza il privato a svilupparsi a discapito del servizio pubblico. Se una clinica privata offre completamente a pagamento i suoi servizi senza ricadere sulle casse pubbliche e un medico decide di passare dal pubblico al privato, siamo al cospetto di una legittima scelta professionale insindacabile, nel caso invece del passaggio ad una clinica convenzionata con il pubblico è evidente che in questo caso si creano le condizioni per un costante processo di depotenziamento del servizio sanitario pubblico, i cui effetti sono già evidenti anche nell'alto vicentino. 
Oltretutto - conclude Cioni- temo che la polemica sui distretti sanitari sia soltato uno specchietto per le allodole per non affrontare le vere criticità che stanno a monte di un modello sanitario sbagliato che in parte va riveduto".

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