LA PREFETTURA VICENTINA ALLA CACCIA DISPERATA DI POSTI LETTO, NE SERVONO QUANTO MENO ALTRI 1000 ------- clicca qui per il video --------
I dati non lasciano spazio a speculazioni: nei primi due mesi e
mezzo del 2017 i migranti soccorsi in mare sono aumentati del 67%. Se
erano 9.500 quelli sbarcati al 14 marzo 2016, sono stati 15.852 quelli
giunti dalla Libia in pari data del 2017. E così il Governo si prepara
al peggio. Circola una proiezione sui tavoli dei ministri che per il
2017 prevede numeri record di sbarchi. La nuova stima è che dalla Libia
arriveranno 250 mila persone dopo che l'anno scorso ne sono arrivate 181
mila. Per il portavoce del Comitato di cittadini PrimaNoi Alex Cioni,
reduce dell'assemblea in piazza a Sarcedo dove è montata la protesta dei residenti contro l'annunciato arrivo di 50 migranti (decisione al
momento congelata dal Prefetto), "le preoccupazioni del Viminale
dimostrano che l'accoglienza diffusa di cui si parla con l'asticella
fissata a 2,5 migranti per 1000 abitanti, e che ostinatamente alcuni
sindaci difendono a spada tratta, non sarà sufficiente".
L'ultimo bando è dei primi mesi del 2016, il che vuol dire -è la
previsione del comitato PrimaNoi- che allo stato delle cose dovrà
partire una nuova gara per almeno altri 1000 posti letto che si andranno
aggiungere ai 2400 circa già disponibili ma interamente occupati da
altri richiedenti asilo. "E' inutile continuare con le favole dell'accoglienza diffusa per provare a calmierare le preoccupazioni dei cittadini -accusa Cioni-, è una balla che gli stessi numeri diffusi dal Ministero dell'Interno certificano in modo del tutto chiaro". Secondo gli attivisti del comitato, il 2017 sarà l'anno nel quale il sistema dell'accoglienza "imploderà con delle ricadute gravose tutte a carico degli enti locali e dei cittadini".
Se
a questo aggiungiamo la decisione di un ingresso legale di 30.850
lavoratori extracomunitari, il cerchio si chiude definitivamente. "Abbiamo
a che fare con un Governo che continua a favorire le orde di africani
prima dei cittadini italiani, questi ultimi lasciati sempre più in balia
di sé stessi, o ai quali vengono concesse delle briciole come il
cosiddetto reddito di inclusione divenuto da poco legge" - ha concluso il portavoce di PrimaNoi.