SCHIO,
SS. TRINITA': PRIMANOI SI OPPONE ALL'ARRIVO DI ALTRI “PROFUGHI”
OSPITI DELLA PARROCCHIA
Il
comitato spontaneo di cittadini “PrimaNoi” critica duramente le
parrocchie vicentine che hanno aperto le porte, o che lo stanno per
fare, ai sedicenti profughi, nella fattispecie quella di Ss. Trinità
di Schio dopo che in queste ore si rincorrono voci relative alla
presunta disponibilità di accogliere dei richiedenti asilo nelle
strutture parrocchiali.
“La
città di Schio accoglie già decine di sedicenti profughi in
strutture private messe a disposizione dai nemici dell'Italia e del
suo popolo, togliendo risorse preziose che potrebbero essere
impiegate per opere sociali che vadano in soccorso prima di tutto di
coloro che soffrono ancora gli effetti della crisi economica e dei
tanti pensionati costretti a sbarcare il lunario con pensioni misere
– spiegano dal comitato.
“Abbiamo
motivo di credere – continuano i referenti di PrimaNoi – che la
parrocchia di Ss. Trinità si stia predisponendo per accogliere altri
richiedenti asilo. Ci permettiamo di osservare e di ricordare ai
sacerdoti e ai loro collaboratori che quella che intendono mettere in
pratica non è carità ma un inutile e dannoso buonismo peloso per
gli stessi immigrati cui si donano pie illusioni, tra l'altro in
assenza di un concreto percorso di integrazione che potrebbe essere
sostenuto solo attraverso la dignità del lavoro che come tutti sanno
è un elemento che in questo momento scarseggia per gli stessi
cittadini italiani”.
Secondo
il comitato, “il buonismo è la
contraffazione della bontà cristiana, il che, per un cristiano,
dovrebbe essere particolarmente inquietante".
Come
ha affermato il vescovo africano Nicolas Djomo, denunciando
l'ulteriore impoverimento dell'Africa a causa anche dell'accoglienza
indiscriminata dell'Europa nei confronti di tutti i migranti,
PrimaNoi ritiene che se l'Italia continua a dimostrarsi accogliente
nei confronti della popolazione africana prospettandogli una sorta di
Paese dei Balocchi, i giovani di quel Continente continueranno ad
essere stimolati a mettere da parte i rischi per affrontare i viaggi
della speranza il cui effetto sarà di provocare un ulteriore
impoverimento dei Paesi di partenza”.
“E'
l'Africa che ha bisogno di questi giovani che si trovano a bivaccare
nelle nostre città, non noi, non l'Italia e nemmeno l'Europa, ragion per cui ci permettiamo di consigliare
ai responsabili della parrocchia di Ss Trinità di pensarci bene e
di non agire secondo dogmi buonisti. In caso contrario saremo pronti
ad agire di conseguenza e con la dovuta determinazione come abbiamo
più volte dimostrato in questi mesi di attività” - hanno promesso gli attivisti del comitato PrimaNoi.