Sul ritorno a Mare Nostrum si è svegliato dal letargo Letta

IMMIGRAZIONE: ALTRI MORTI IN MARE MA IL PROBLEMA NON SI SANA TONANDO A MARE NOSTRUM

Questo strapparsi i capelli per le oltre 300 vittime del mare forza 8 (le onde sono come palazzi, sottolineo come palazzi), mi pare sia il solito teatrino della politica che si manifesta nel più banale gioco delle parti. Come scrissi questa estate, uno Stato serio e sovrano utilizzerebbe i propri militari per prendere possesso delle coste libiche al fine di bloccare in partenza l'infame lavoro dei trafficanti di esseri umani. Invece si discute sull'utilità dell'operazione di ‪#‎marenostrum‬ che utilizzava la Marina militare per soccorrere in mare aperto chiunque si trovasse in un gommone con il risultato di favorire lo stesso traffico e quindi gli affari degli scafisti oltre che mettere a repentaglio la vita stessa degli immigrati.

Il problema dell'immigrazione e dei profughi non si affronta con un pio umanitarismo che è attento solo agli effetti ma non intacca le cause, lo si contrasta in primis difendendo i confini quand'anche marittimi e poi andando alla radice del problema.


Tanto è vero che poi di queste persone (vedi articolo allegato), di cui per la gran parte non sappiamo chi siano e dove siano, non sappiamo di cosa farne lasciandole a bivaccare nei centri d'accoglienza o in alberghi a 3 stelle, mentre nel contempo abbiamo pensionati alla fame e senza riscaldamento, giovani disoccupati e famiglie di connazionali che vivono al limite della sopravvivenza. 

Non mi vergogno di essere italiano ma l'Italia retta dall'attuale classe dirigente mi mette quanto meno -per usare un eufemismo - in imbarazzo

Alex Cioni

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