Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

Sbagliato demonizzare la protesta del 9 dicembre

VERSO IL 9 DICEMBRE, BLOCCHIAMO L'ITALIA: UNA PROTESTA INDUBBIAMENTE MOSSA DA VALIDE MOTIVAZIONI

"Il 9 DICEMBRE BLOCCHEREMO L’ITALIA DA PORDENONE ALLA SICILIA”. CHE QUESTE PAROLE ARRIVINO IN CIELO. PERCHE’ NON SE NE PUO’ PIU’ DI UNIONE EUROPEA, DI ANGELA MERKEL, DI FICAL COMPACT, DI ‘STABILITA’, DI LETTA, DI ALFANO, DI BILDERBERG!"
E' quanto si legge in uno dei tanti comunicati diffusi dai vari movimenti autonomi di piccoli imprenditori, agricoltori, artigiani, autotrasportari in vista del 9 dicembre. 
Obiettivamente è difficile trovare delle ragioni valide per non solidarizzare con le persone che in migliaia scenderanno lungo le strade di tutta Italia.
Se l’Europa può essere la casa comune di tutti i popoli del continente, all’interno di questa casa non ci possono essere figli di un Dio minore, in particolare l’Italia non può essere trattata come una cenerentola.
Bisogna ricordare che il 2014 è l’anno dell’entrata in vigore del Fiscal compact il che comporterà l’obbligo per l’Italia di rientrare dal suo debito pubblico che non potrà andare oltre il 60% rispetto al Pil.
Realisticamente questo vuol dire che il peggio deve ancora arrivare dal momento che il Governo sarà obbligato a presentare una serie di programmi di stabilità e di manovre correttive che inevitabilmente ricadranno sulle spalle dei cittadini in termini di tagli nei servizi e in tasse, nonostante l’Italia all’interno dell’Ue sia la prima nazione contribuente in rapporto al Pil.
Questioni queste che come molte altre sollevate dai promotori della protesta trovano una piena consapevolezza dei cittadini sulla necessità di contrastare un sistema eurocratico che così com'è impostato non funziona e va contro i bisogni primari di ogni cittadino e gli interessi del popolo che lavora e produce...

Alex Cioni

Articoli più letto dell'ultimo mese