9 dicembre, il punto della situazione
AL POPOLO NOVEDICEMBRINO: BENE IL DILAGARE DELLO SPONTANEISMO MA IL TUTTO NON SI LIMITI AD UNO SFOGATOIO
Bene! Ad una settimana
dall'inizio della mobilitazione alcune riflessioni vanno fatte. Quanto accaduto
è un bel segnale, non c'è dubbio. Una sveglia necessaria da parte di un popolo
stanco di assistere passivamente alla deriva di una nazione che per sua
tradizione merita ben altro e ben altre guide ai vertici delle sue istituzioni.
Però non basta ululare alla luna, non bastano gli sfogatoi per cambiare questa Italia. A
casa tutti e dopo?
Come noto la politica
economia e industriale non è più una prerogativa del governo
nazionale ma è fortemente limitata dagli accordi europei sottoscritti
anche dall'Italia. Quindi la protesta può
dirigersi solo per manifestare dissenso verso una politica tricolore
inconcludente e cialtrona o deve interessarsi anche e sopratutto delle
dinamiche
europee che strangolano la sovranità nazionale?. Euro, politica
monetaria, Bce,
Fiscal Compat, mercatismo e finanziarizzazione del capitale: individuare le
cause all'origine della crisi economica non è un dettaglio, altrimenti rischiamo di
farci distrarre dal fumo negli occhi.
Per questo sostengo che ci vuole consapevolezza sul
dove si vuole andare, mentalità rivoluzionaria non solo ribellistica, ci
vogliono degli obiettivi chiari e raggiungibili sennò a breve tutto si scioglierà
come neve al sole. Al netto di queste valutazioni avanti con la mobilitazione
ma ricordiamoci bene che il sistema politico è tutt'altro che indebolito e che non lo si
sconfigge limitandosi ad urlare la propria personale rabbia anche se lo si fa
con il sorriso.
Ci vuole una prospettiva per non illudere tutte
quelle persone che finalmente hanno deciso di metterci la faccia.
Non c'è niente di peggio dell'essere vittime inconsapevoli di illusioni che si trasformano in delusioni.
Parliamone. Avanti!
Alex Cioni
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