VICENZA, MIGRANTI A CAMPO MARZO. IL SINDACO SI FACCIA PORTAVOCE PER L'APERTURA DI NUOVI CENTRI DI ESPULSIONE
BENE IL PRESIDIO FISSO DELLA POLZIA LOCALE. ORA PERO' SIA LA STATO A FARE LA SUA PARTE
Da un anno a questa parte
su Campo Marzo sono state messe in atto varie azioni di
controllo e di repressione senza che la situazione sia mutata nel suo
complesso. Ultimo, il presidio fisso della Polizia Locale quando già ci
sono i militari di "Strade Sicure" a cui sono seguiti numerosi blitz
degli agenti della Questura berica. Tutte azioni meritorie per il
comitato di cittadini PrimaNoi, "anche se ora è lo Stato che deve fare la
sua parte in maniera sostanziale".
C'è
chi propone di recintare l'intera area parco, ma secondo il
portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi Alex Cioni servirebbe a poco o a nulla: "Dubito possa servire visto che il recinto non impedirebbe ai milantatori
africani e ai consumatori nostrani di droga di entrarvi, a meno che non
si consenta l'accesso al parco in base al colore della pelle".
Recinzione
o meno, per gli attivisti di PrimaNoi bisogna prendere atto che in
questi anni l'Italia ha importato problemi dei quali non riesce
a liberarsi: "Solo l'accompagnamanento coatto
dei migranti
nei CIE (centri identificazione ed espulsione) può contribuire
sostanzialmente in modo positivo allo stato attuale di empasse in cui si
trovano le forze di polizia, i Sindaci e i cittadini".
Secondo
il comitato la scarsità dei posti
letto dove ospitare tutti coloro che non hanno i requisiti per rimanere
in Italia è alla base delle poche espulsioni reali di questi anni, tanto è vero che in Veneto non esiste nemmeno una struttura
funzionale a questo scopo: "E' una carenza che riguarda l'intero territorio nazionale,
siamo di fronte ad un numero insufficiente di strutture adeguate a tal
scopo che rendono complicate le espulsioni -sottolinea ancora Cioni-, un
aspetto di non secondaria importanza che sta a significare quanto sia
urgente aprire
un CIE in ogni regione, quindi anche in Veneto".
Indubbiamente
Vicenza è una delle città capoluogo che più sta pagando in termini di
degrado urbano e di insicurezza generale a causa dei migranti, perciò -è l'invito del portavoce di PrimaNoi- "sarebbe
cosa utile che il sindaco di Vicenza valuti l'opportunità di aprire un
tavolo di confronto con i suoi colleghi in provincia e in regione al
fine di individuare un'area adeguata da adibire a Centro di
Identificazione ed Espulsione, per poi sottoporla al dicastero competente, vale a dire al Ministero
dell'Interno".
Per
il portavoce di PrimaNoi Alex Cioni, "bisogna prendere atto del fatto
ineludibile che espellere dalla sera alla mattina migliaia di persone è
impossibile. Bisogna attrezzare le forze
dell'ordine di tutti gli strumenti necessari, tra cui i CIE, luoghi nei
quali potranno essere trasferiti coattivamente tutti quei soggetti fuori dalla legalità o senza permesso di soggiorno che
attualmente continuano a bivaccare a Campo Marzo come in altre aree del
capoluogo berico".