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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Sulla Vicenza-Schio servono soluzioni reali, non slogan elettorali. FdI replica al coordinatore provinciale del Pd Giacomin


I
n risposta alle recenti dichiarazioni del segretario provinciale del Partito Democratico, Davide Giacomin, che ha ribadito il sostegno all’elettrificazione della linea ferroviaria Vicenza-Schio, richiamandosi anche alle istanze del Comitato Mobilità Sostenibile del Trentino, interviene il consigliere comunale di Schio e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, Alex Cioni.

"L’elettrificazione della linea Vicenza-Schio è un argomento serio che merita un approccio tecnico e non ideologico. Continuare a proporla come panacea di tutti i mali rischia di diventare una scorciatoia retorica che ignora i veri problemi strutturali della tratta" – dichiara Cioni. 

Ad oggi non c’è alcuna evidenza che l’elettrificazione da sola possa portare a una riduzione dei tempi di percorrenza. "Il principale ostacolo al miglioramento del servizio ferroviario è rappresentato dai passaggi a livello ancora presenti sulla linea. Finché non si interviene su questi colli di bottiglia, ogni altra proposta rischia di essere un’operazione costosa e poco efficace" – prosegue Cioni.

Nel frattempo, la Regione Veneto ha già introdotto treni ibridi di nuova generazione, in grado di viaggiare con motori diesel, batterie e pantografo. "È quindi possibile migliorare le prestazioni e l’impatto ambientale senza investire decine di milioni di euro per elettrificare una linea a binario unico che, per di più, presenta tratti difficilmente ampliabili" – aggiunge l'esponente di Fratelli d'Italia. 

"Da amministratore locale, so bene che servono interventi mirati e sostenibili, non proclami propagandistici. Serve un piano complessivo che metta al centro la funzionalità del sistema di trasporto, sia ferroviario che su gomma. La discussione sulla variante alla SP46 del Pasubio – pur tra legittime sensibilità e preoccupazioni locali – deve rientrare in una visione più ampia e condivisa, capace di bilanciare le esigenze di tutela ambientale con quelle di mobilità e sviluppo economico" – conclude Cioni.

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