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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

ELEZIONI SCHIO 2024. I CONSIGLIERI DEL CENTRODESTRA ALEX CIONI E LUIGI SANTI: LA CITTA' HA BISOGNO DI UNA NUOVA FASE POLITICA

Articolo pubblicato nel numero di marzo del bollettino comunale Informa Schio

In questi 5 anni di consiglio comunale i 2 gruppi consiliari del centro destra non hanno mai tenuto un approccio critico partigiano nei confronti della maggioranza. Ci siamo piuttosto caratterizzati per uno stile che si è misurato volta per volta sui provvedimenti proposti dalla giunta. Se da un lato riconosciamo in alcuni ambiti l’apprezzamento per il lavoro svolto, dall’altra riteniamo che la scadenza del mandato di Valter Orsi dovrà aprire per Schio a una nuova fase politica. Avere una buona amministrazione sull’ordinario non è scontato ma è il minimo sindacale, anche se governare l’ordinario risulta più complicato del passato a causa dei margini contabili di bilancio sempre più ristretti. Pur tuttavia il civismo di Orsi e Marigo sta scivolando in un mero esercizio di retorica demagogica che può ancora andare bene per vincere le elezioni, non tanto per governare con lungimiranza e con gli strumenti adeguati una realtà complessa qual è l’Alto Vicentino. Le elezioni di giugno stabiliranno se la città assumerà un ruolo di guida territoriale o se scivolerà verso una posizione isolata e poco influente.

Per l’ultimo bilancio di previsione triennale, il centro destra ha presentato 8 emendamenti:  sicurezza urbana, viabilità e  termovalorizzatore di Cà Capretta. Due emendamenti (bocciati) sulla sicurezza urbana hanno interessato la proposta di rendere strutturale il servizio dell’agente appiedato in centro e la figura del vigile di quartiere. Se è vero che non viviamo nel “Bronx”, nel senso che stiamo meglio di altre realtà ma con delle criticità che non vanno minimizzate, è altresì vero che su questo fronte la percezione di insicurezza è in costante aumento. Per noi va fatto di più creando le condizioni per la realizzazione di una rete di vigilanza del territorio che metta in campo tutte le misure previste e consentite dalla legge all’insegna della sicurezza urbana integrata. Per noi è urgente una maggiore vigilanza del centro storico e un presidio nei quartieri attraverso l’agente di prossimità con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini e le attività commerciali.

Un altro emendamento (approvato) proponeva l’inserimento nel documento di programmazione del Controllo di Vicinato. In linea con il principio della sicurezza partecipata, negli ultimi anni abbiamo lavorato per portare in città questo progetto trovando inizialmente l’ostilità di Orsi e compagni. Oggi il progetto è sostenuto anche dal  Comune che ha aderito al Protocollo con la Prefettura che definisce criteri e ruoli per l’adesione dei cittadini. Bocciata, invece, la proposta di aprire a senso unico via Fogazzaro in ingresso verso il centro storico. L'apertura di questa strada avrebbe il beneficio di rendere più scorrevole l'attraversamento veicolare sul Cono di Luce e su via Baccarini all'altezza dell'intersezione con via San Giovanni Bosco riducendo, fra altro, gli attraversamenti abusivi che pesano notevolmente su via Verdi. Bocciato l’emendamento che proponeva l’apertura della seconda corsia in direzione Schio sul ponte di Liviera e gli interventi necessari di manutenzione per la palestra Mario Lanzi a S. Croce. Bocciati anche i due emendamenti “sull’inceneritore”. Avevamo suggerito di abbandonare l’approccio ideologico riscrivendo l’obiettivo politico dell’amministrazione che da 10 anni propone un ridimensionamento del termovalorizzatore di Cà Capretta. Con l’assemblea dei soci va invece perseguita in maniera responsabile una politica di coordinamento tra i vari enti per garantire l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti prodotti in Provincia e la sostenibilità economica e finanziaria dell'impianto. Si può valutare un ridimensionamento (meno tonnellate di rifiuti bruciati), garantendo però gli investimenti approvati in questi anni per lo sviluppo della rete del teleriscaldamento a servizio dell’ospedale e della zona industriale. Va poi tenuto in considerazione quanto previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti che prescrive la chiusura delle discariche premiando i Consigli di Bacino virtuosi sulla differenziata o con una compensazione se nel territorio c'è un impianto attivo come nel caso di Schio. 

Alex Cioni 

Luigi Santi 

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