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A Schio si spende meno di Bassano per la Polizia Locale. Sotto la lente: 1,8 milioni di spesa, servizi adeguati?

A seguito dell'esame dei dati consuntivi degli ultimi anni richiesti dal nostro gruppo consiliare, emerge un quadro che richiede una riflessione approfondita. Per questo, ​a​bbiamo depositato una nuova interrogazione al Sindaco (clicca qui) , affinché l'amministrazione comunale si faccia parte attiva nel chiarire alcuni aspetti critici della gestione del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino​. "Il confronto con realtà simili è inevitabil​e " - dichiara Alex Cioni, Capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Garbin. ​" Se il Comune di Bassano del Grappa spende circa 2.300.000 euro all'anno per la Polizia Locale, con un costo per abitante di circa 54 euro, Schio contribuisce con poco meno di 1.804 mila mila euro, pari a 46,91 euro per abitante. La domanda che ci poniamo è semplice: questi investimenti garantiscono un servizio efficiente e adeguato alle necessità della nostra comunità?" Nel dibattito in corso a Bassano del Grappa si sta valutando l...

LETTERA APERTA. L'ANPI NON HA PIU' SENSO

di Alex CIONI

"​Tutto sarebbe più semplice se l’Anpi riconoscesse di essere un’associazione politica fra tante, esprimendo liberamente le proprie posizioni, senza pretendere di rappresentare ancora oggi la Resistenza”.
A sostenerlo non è ​​Ignazio La Russa ma Arturo Parisi, ex leader dei Democratici prodiani, tra i fondatori del Pd ed ex ministro della Difesa del governo Prodi.
Per come la vedo io l'Anpi è un'associazione combattentistica solo sulla carta che ha esaurito il suo ruolo storico.
Oggi l'Anpi è già ​nei fatti ​una delle tante associazioni politiche della galassia di sinistra radicale che annualmente gode di un cospicuo finanziamento pubblico celato dietro la memoria storica della Resistenza.
Sarebbe ora di finirla con questi privilegi grazie ai quali l'Anpi mantiene su di sé le redini di una memoria volutamente divisiva e strumentale brandita come un se fosse un plotone di esecuzione.
E' del tutto evidente che l'Anpi ha tutto l'interesse di mantenere vivo un clima di costante "guerra civile", ovvero di divisione in buoni e cattivi, dove loro, manco a dirlo, sono i buoni.
In questo modo giustifica la propria esistenza e i cospicui contributi pubblici che riceve.
A quasi ottant'anni dalla fine della guerra civile non sarebbe invece arrivato il momento di dismettere l'odio​ partigiano​ e un atteggiamento di perenne rivalsa?
Come disse l'ex ministro della Difesa Arturo Parisi, "l’Anpi dovrebbe trasformarsi a tutti gli effetti in un’associazione fra le tante. Non più ‘la’ associazione che per eccellenza rappresenta la Resistenza perché su quello ha esaurito la sua ragione sociale. Semplicemente per compimento".​
Io, e ho motivo di credere moltissimi italiani stanchi di polemiche passatiste, condivido il punto di vista di Parisi.​
Basta soldi all'Anpi!
Basta con il 25 aprile monopolizzato dall'Anpi!

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