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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO, SUI MEDICI DI BASE IN SERVIZIO IN CITTA' ARRIVA L'INTERROGAZIONE DI SCHIOCITTA' CAPOLUOGO

<< Il tema dei Medici di Medicina Generale comunemente conosciuti come medici di famiglia << non è un argomento di pertinenza diretta del sindaco ma la carenza di medici di base è comunque un problema che di riflesso tocca anche le amministrazioni comunali essendo la medicina territoriale, e così dovrebbe rimanere, un servizio primario garantito ai cittadini >> - spiega il capogruppo di SchioCittà Capoluogo ed esponente di Fratelli d'Italia Alex Cioni.
<< Nelle prime fasi epidemiologiche di Covid 19 - prosegue il consigliere - sono venuti a galla quelli che erano alcuni problemi già esistenti nel sistema sanitario nazionale ponendo in evidenza il valore strategico dei presidi territoriali e dei medici di base >>. 
Con l'interrogazione al sindaco di Schio Cioni chiede di conoscere "quanti sono i medici di base attualmente in servizio nel territorio comunale di Schio" e se i medici attualmente operativi "assicurano la copertura dei suoi 39 mila abitanti e quanti tra i medici di base attualmente in servizio è previsto il collocamento in pensione tra quest’anno e il biennio 2023 e 2024".
<< In altre zone della provincia la collocazione in pensione dei medici di famiglia senza altrettante sostituzioni sta pesando in primis sulle fasce della popolazione più fragile - sottolinea Cioni . E' quindi essenziale essere in possesso di una fotografia aggiornata sui possibili scenari che su questo delicato fronte potranno verificarsi nei prossimi anni anche nella nostra città >>.

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