REDDITO DI CITTADINANZA, IL CENTRO DESTRA SCLEDENSE INTERROGA IL SINDACO. IL CONSIGLIERE COMUNALE CIONI CHIEDE SE SONO STATI ATTIVATI I PIANI UTILI ALLA COLLETTIVITÀ' (PUC) CHE PREVEDONO L'IMPIEGO DEI BENEFICIARI DEL RDC IN LAVORI SOCIALI UTILI ALLA CITTÀ'

 
Nel dibattito politico nazionale si torna a parlare del Reddito di cittadinanza. Tra chi vuole mantenere la norma così com’è, accettando al massimo un tagliando, e chi la vorrebbe abolire, si inserisce il capogruppo in Consiglio comunale di SchioCittà Capoluogo Alex Cioni con un'interrogazione al sindaco scledense proprio su un tema di scottante attualità che sta facendo discutere le forze politiche di governo e di opposizione. 
L’interrogazione (CLICCA QUI) del consigliere del centro destra è finalizzata ad esaminare nel dettaglio quanti sono i cittadini scledensi che beneficiano del Reddito di cittadinanza e se il Comune, nella fattispecie i Servizi sociali, sta usando tutti gli strumenti a sua disposizione per impiegare queste persone in attività utili al territorio come la pulizia dei parchi o la sorveglianza nei pressi delle scuole.
<< Il percorso di accesso al Rdc costituisce un livello fondamentale delle politiche sociali del Comune
– spiega Cioni - permettendo all'ente pubblico di disporre di un sistema complesso ed approfondito di informazioni circa lo stato di povertà, precarietà e di esclusione dei propri cittadini. L'interrogazione vuole essere il primo passo – continua il consigliere - per avviare un esame serio su un tema delicato che interessa le persone più fragili. Dopodiché – sottolinea Cioni - avere dati precisi in un distretto industriale nel quale il problema maggiore per gli imprenditori pare essere quello della scarsa reperibilità di manodopera, non è una questione di secondaria importanza per comprendere fino in fondo la funzionalità del Rdc >>.
Attraverso l'interrogazione, il consigliere del centro destra vuole poi sapere se il Comune di Schio ha avviato i Progetti Utili alla Collettività (PUC) essendo uno strumento che il legislatore ha messo a disposizione dei Comuni per attivare dei progetti di utilità sociale che potrebbero svolgere i percettori del RdC. << In assenza di questi progetti la cui titolarità è del Comune – precisa il consigliere - il Reddito di cittadinanza si traduce in un semplice sussidio senza la partecipazione a percorsi di cittadinanza attiva. I PUC sono prestazioni che non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato – spiega Cioni – e che potrebbero risultare essenziali per la nostra comunità visto che il beneficiario del Rdc ha l'obbligo di mettersi a disposizione della città da un minimo di 8 fino ad un massimo di 16 ore alla settimana. E’ uno strumento - ha concluso il consigliere comunale di SchioCittà Capoluogo - che offre ai percettori del reddito di cittadinanza la possibilità di potenziare le proprie capacità e di restituire alla società l’aiuto ricevuto >>.

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