SCHIO. IL PRESIDENTE DELLA PRIMA COMMISSIONE CONSILIARE ALEX CIONI DIFFONDE I NUMERI DEI REATI AVVENUTI NELLO SCLEDENSE. NEGLI ULTIMI 5 ANNI SONO AUMENTATI DEL 237% I FURTI D'APPARTAMENTO


Sul fronte della sicurezza urbana, il capogruppo in Consiglio comunale di SchioCittà Capoluogo Alex Cioni, che è anche presidente della prima commissione Affari generali, ha chiesto e ottenuto l'elenco dei reati denunciati alle forze dell'ordine tra il 2015 e il 2020.
Il dato che balza agli occhi interessa i furti in appartamento i cui casi denunciati sono aumentati dai 45 del 2015, ai 112 del 2018, fino ad arrivare ai 152 del 2019 con un aumento nei cinque anni del 237%. Solo nel trimestre giugno agosto 2020 sono stati 57. Un bel balzo in avanti.
La fotografia che emerge dai numeri dei reati complessivi compiuti in città, dalle rapine allo spaccio di droga (quest'ultimo in aumento), rappresenta una città che << se raffrontata ad altre realtà non si può definire insicura ma nemmeno può essere definita un'isola felice – spiega Cioni. Anche una città di provincia come la nostra sta subendo degli evidenti mutamenti in senso non propriamente positivo, perciò non va abbassata la guardia rapportandosi con quelle realtà che stanno peggio di noi >>.
Numeri che secondo il consigliere del centrodestra << vanno letti tenendo conto fra l'altro che sono sempre di più i concittadini sfiduciati e che per questa ragione non fanno denuncia ritenendola quanto meno una perdita di tempo >>.
Nonostante la sfiducia a cui fa riferimento il consigliere, il dato oggettivo è l’escalation di furti denunciati che ha visto le bande di delinquenti passare in rassegna tutti i quartieri scledensi << a dimostrazione – sottolinea Cioni - che sul fronte dei reati contro la proprietà privata non si può parlare di percezione come fa qualcuno a sinistra, o peggio considerandoli dei reati di minore gravità. Si tratta di fenomeni criminosi che invece di calare sono aumentati in maniera decisamente allarmante >>.
Il capogruppo di SchioCittà Capoluogo ricorda la campagna sostenuta dall'Amministrazione comunale scledense per il Commissariato di polizia che << va appoggiata senza però farsi pie illusioni o peggio utilizzandola come alibi - chiarisce Cioni. Al lavoro delle forze dell'ordine già presenti in città e alle associazioni di volontariato convenzionate con il Comune, va implementato il controllo di vicinato chiamando in causa tutti quei cittadini disposti a mettersi in rete per contribuire ad un controllo del territorio più performante ed efficace >>.
Su questo punto Cioni torna a ricordare di aver attivato nei mesi scorsi la chat delle “sentinelle scledensi per il controllo di vicinato”, annunciando che appena le condizioni derivanti dal covid lo permetteranno, verranno promossi i primi incontri con l’ausilio di esperti nel settore della sicurezza per << avviare a tutti gli effetti il percorso che porterà – è l'auspicio del consigliere - all'apertura dei primi comitati di quartieri per il controllo di vicinato che dovranno essere ratificati con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Prefettura di Vicenza >>.

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