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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Schio, richiedente asilo denunciato per violenza sessuale

SCHIO, QUESTIONE MIGRANTI. PARLIAMONE ASSIEME IN PIAZZA

Negli ultimi mesi i richiedenti asilo presenti in città e nei dintorni di Schio sono saliti alla ribalta della cronaca nera. Tra spaccio di droga, risse con accoltellamenti in pieno centro storico, come un fulmine a ciel sereno è arrivata nei giorni scorsi la notizia di un altro spiacevole e odioso fatto di cronaca: un tentativo di stupro ad una giovane di 18 anni mentre rientrava a casa propria. Il responsabile è un richiedente asilo Liberiano che ha ammesso le sue responsabilità ed è stato denunciato a piede libero per violenza sessuale.
L'assemblea promossa per sabato pomeriggio al parco Donatori di Sangue alle 16, non è un esercizio di retorica per soddisfare pruriti esibizionistici ma una necessità organica per aprire una discussione sulla gestione degli immigrati che si trovano in città. La domanda che poi molti cittadini si pongono è tanto banale quanto legittima: chi garantisce la nostra sicurezza?.
Per quanto ci riguarda, Schio, come le altre città d'Italia, non può più essere ostaggio di persone che millantano status fasulli godendo perciò di privilegi che a nessun giovane italiano viene concesso. Non puntiamo il dito contrio tutti i "migranti", ma essendo (quasi) tutti dei falsi profughi, dobbiamo fargli capire in modo inequivocabile che sono ospiti sgraditi e che la soluzione migliore per loro è di fare fagotto per tornare il prima possibile dall'altra parte del mediterraneo. La cittadinanza, i partiti politici, le istituzioni comunali, i candidati alle elezioni politiche sono invitati a partecipare.

Comitato di cittadini PrimaNoi

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