Passa ai contenuti principali

Articolo più recente

Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

L'estate lunga sul fronte dei profughi. Affondare i barconi/VIDEO


VICENZA STA PER ESPLODERE. PRIMANOI, IL GOVERNO DOVREBBE USARE I MILITARI I PER DISTRUGGERE LE BARCHE ORMEGGIATE SULLE COSTE LIBICHE


Nel capoluogo berico aumentano le proteste per una presenza di richiedenti asilo superiore ad ogni peggiore previsione.
"Avevamo profetizzato in tempi non sospetti che il sistema dell'accoglienza sarebbe collassato -spiegano dal comitato- ma il prefetto Soldà si è ostinato a rappresentare orgogliosamente la quinta colonna del Governo Renzi fregandosene dell'opposizione sostenuta dalla maggioranza dei sindaci e della popolazione".
Per il comitato "no profughi" sostenere che attraverso l'accoglienza diffusa si risolverebbero molti problemi significa "diffondere menzogne sapendo di mentire perché il problema è relativo ai flussi in continuo arrivo dal sud Italia non alla scarsa collaborazione dei Sindaci". 
"A meno che non si chieda ai Primi cittadini di fare gli agenti immobiliari nel mercato privato per conto delle cooperative, visto che la gran parte dei Comuni della provincia non hanno alloggi pubblici nemmeno per gli italiani". 
Insomma, per il comitato il problema oggettivo è l'assenza di una volontà politica volta a disincentivare le partenze dalle coste libiche: "In mare continuano a morire nonostante il Mediterraneo sia pattugliato dalla Marina di tutta Europa perchè i trafficanti li fanno salire su qualsiasi carretta galleggi, sicuri che saranno prelevati dopo poche miglia di navigazione. 
Un Governo cosciente della gravità della situazione utilizzerebbe i propri militari per distruggere tutto ciò che ha la parvenza di una barca sulle coste libiche".


Articoli più letto dell'ultimo mese