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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

Adesione al corteo degli azionisti truffati/VIDEO


IERI UNA DELEGAZIONE DI PRIMANOI HA PRESENZIATO A VICENZA ASSIEME AGLI AZIONISTI DI BPVI

Alla chiamata degli azionisti truffati, ieri mattina a Vicenza hanno risposto centinaia di cittadini, associazioni dei consumatori e comitati di cittadini tra cui il comitato spontaneo PrimaNoi che ci tiene a fare presente che la partecipazione è stata "un atto dovuto di solidarietà verso i tanti drammi che molti vicentini e veneti stanno affrontando a causa della nota vicenda che vede tra il banco degli imputati elementi del cda della Popolare di Vicenza con in testa il capo dei ladroni Gianni Zonin". 

Un'adesione - sottolineano gli attivisti di PrimaNoi - volta a dimostrare coi fatti che non tutti si girano dall'altra parte e per  sancire un principio solidaristico. 
I rappresentanti del comitato, nel rilevare la vergognosa assenza del sindaco di Vicenza oltre che presidente della Provincia Achille Variati, spiegano che "non conta essere coinvolti direttamente nelle vicende o come in questo caso nella truffa legalizzata delle banche popolari ma conta sancire l'ideale primordiale di convivenza civile per un tornare ad essere comunità nel concreto, creando una rete di solidarietà e di partecipazione attiva utile ad unire gli sforzi, non solo in difesa di noi cittadini, ma per rivendicare con maggiore forza ed efficacia i nostri diritti troppo spesso calpestati da istituzioni politiche o economiche, troppo spesso impegnate a pescare nel torbido per garantirsi i propri privilegi. Variati, o chi per esso, avrebbe dovuto essere in prima fila, invece ancora una volta abbiamo a che fare con politici che pensano prima agli immigrati sbarcati a Lampedusa piuttosto che ai propri concittadini". 

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