PrimaNoi tra raccolta firme e generi di prima necessità


PRIMANOI, E' CONTRO L'ACCORDO SINDACI-PREFETTO SUI PROFUGHI


Il fronte profughi nell’Alto Vicentino si fa ogni giorno più caldo con protagonista il comitato civico Prima Noi che, sorto da meno di due mesi per contrastare l’arrivo sul territorio di profughi, la scorsa settimana ha ottenuto quattro passaggi televisivi su reti nazionali: tre su Rete 4 (due in diretta da Thiene e Montegaldella nella trasmissione “Dalla vostra parte anche d’estate” e una sul Tg4; e una su Rai 3 nazionale nel programma “Agorà”. 
Passaggi televisivi serviti ai militanti per farsi conoscere e raggiungere in pochi giorni le mille iscrizioni alla pagina Facebook. È una escalation per il comitato che ha aperto due raccolte: una di firme con la petizione “Basta profughi” indirizzata al prefetto di Vicenza Eugenio Soldà e al primo ministro Matteo Renzi contro l'arrivo dei profughi nel Vicentino e una di offerte da devolvere alla famiglia Marini di Zanè che mercoledì scorso ha perso la casa per un incendio originato da un cortocircuito della televisione. 
“Con la firma gli aderenti all’iniziativa - spiega Alex Coni - chiedono al prefetto di informare il ministro dell'Interno e il capo del governo che il territorio Vicentino non è più disponibile ad accogliere altri profughi, come sottolineato anche da molti sindaci della provincia”. 
Il protocollo del 4 settembre siglato da 28 sindaci dell’Alto Vicentino e il prefetto Eugenio Soldà per la collocazione nei vari Comuni di 2 profughi ogni mille abitanti non piace a Prima Noi, che attacca duro. “Il documento dei sindaci per l'accoglienza di 2 profughi ogni mille abitanti dimostra l'inefficacia del pezzo di carta visti i continui sbarchi che il governo italiano fa di tutto per incentivare invece che fermare. Poi quel 2 per mille riguarda gli immigrati che vengono collocati in strutture pubbliche e sono esclusi quelli ospitati in strutture private”. PrimaNoi ha annunciato che nelle prossime settimane procederà a una serie di azioni a sorpresa volte a disturbare non solo l'arrivo degli immigrati ma pure il lavoro delle cooperative che gestiscono l'accoglienza. "Stiamo crescendo come comitato, abbiamo sempre nuovi contatti e puntiamo a fare rete con altri comitati spontanei attivi in provincia e regione, così da avere più forza per presentare alle istituzioni i disagi dei cittadini”. 
Nei prossimi giorni PrimaNoi proseguirà in vari centri dell’Alto Vicentino la raccolta di firme e di offerte a favore della famiglia Marini di Zanè.

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