A Vicenza scenetta da guardia e ladri


CONTRO FIORE (FN) IN SCENA LA FARSA DI POLIZIA E CENTRO SOCIALE IL BOCCIODROMO


Vicenza il corteo del Bocciodromo e dei difensori delle libertà (proprie) ha deviato dal percorso stabilito violando le disposizioni della questura. Il loro obiettivo era di dirigersi verso l'hotel dove stava parlando Roberto Fiore. Il risultato: cariche della celere, lacrimogeni, tafferugli seppur non particolarmente gravi.
Mi domando retoricamente: perchè la questura ha autorizzato il corteo visto e considerato che le premesse erano chiare a tutti? Solito doppiopesismo delle forze di Polizia e solito teatrino della politica?!.
Risulta evidente, anche dalle parole del questore giunte dopo gli incidenti, che se accordo tra le parti non c'è stato, che la sceneggiata è stata funzionale sia per quelli del Bocciodromo che per i responsabili degli uffici di Viale Mazzini, responsabili di aver autorizzato la più classica delle sceneggiate in cambio di cariche fatte però con i guanti così da tenere tutto dentro i canoni prestabiliti della farsa. Non sarebbe una novità del resto, ma rimane il fatto incontestabile che in situazioni analoghe e ben meno pericolose i divieti della questura sono risultati sempre precisi e inflessibili. Tant'é! l'Italia è anche questo.
Il dato politico più grave - a mio parere - non è tanto la sceneggiata degli scontri, ma il tentativo di processare delle idee utilizzando le frange più radicali di una sinistra ancorata inflessibilmente ai suoi dogmi. Una sinistra talmente arrogante da pretendere che solo i suoi punti di vista abbiano diritto di cittadinanza, giustificando la violenza come strumento per chiudere la bocca a chi la pensa diversamente.
Inutile illudersi, dal Pd di Achille Variati e Alessandra Moretti usciranno le solite parole di circostanza di democristiana memoria, perché nulla deve cambiare in attesa che il teatrino possa ripetersi alla prossima iniziativa dei fasci o presunti tali.


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