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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Il circolo scledense di Fratelli d'Italia interviene sul progetto 'Pantaloni Rosa' dei licei scledensi. "Sui temi LGBT e di genere serve un approccio educativo equilibrato"

 

Premesso che il progetto “Pantaloni Rosa”, promosso dall’I.I.S. Tron Zanella Martini, si presenta come un’iniziativa legittima e volontaria rivolta agli studenti per affrontare tematiche LGBTQIA+, riteniamo opportuno chiarire il nostro punto di vista in merito.
Siamo favorevoli a iniziative formative volte a contrastare ogni forma di discriminazione e omofobia. Tuttavia, ci preme evidenziare che, nonostante la partecipazione degli studenti sia su base volontaria, affrontare temi così delicati e divisivi all’interno di un contesto scolastico dovrebbe avvenire in modo a nostro avviso equilibrato e pluralista.
In particolare, riteniamo che l’organizzazione degli incontri non dovrebbe limitarsi a monologhi che rischiano di trasformarsi in comizi politici. 
A nostro avviso, essendo un’iniziativa nata e valorizzata all’interno degli istituti scolastici con il sostegno della dirigenza, sarebbe più opportuno promuovere un calendario di interventi che includesse la partecipazione di soggetti con opinioni differenti. 
Questo approccio garantirebbe un dibattito più ampio mettendo gli studenti nelle condizioni di farsi un’idea completa e consapevole su queste tematiche. 
Inoltre, riteniamo importante sottolineare l’aspetto formativo e psicologico della questione. Temi così complessi, affrontati in età adolescenziale, potrebbero generare nei ragazzi un senso di incertezza psicologica, soprattutto se presentati in modo unilaterale o ideologizzato. La scuola dovrebbe essere un luogo che guida e sostiene gli studenti, evitando di esporli a percorsi che rischiano di aumentare dubbi e insicurezze in una fase già delicata della loro crescita personale. Ribadiamo l’importanza della scuola come luogo educativo e formativo cruciale, che deve mantenere un equilibrio e non lasciare spazio a iniziative che possano essere percepite come strumenti di propaganda o di orientamento ideologico. È fondamentale che il pluralismo e il rispetto delle diverse sensibilità siano sempre al centro di ogni proposta educativa.

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