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Schio – Via Verdi, Fratelli d’Italia: Va bene la sperimentazione, ma serve una regia complessiva. La nostra proposta: via Manin come accesso regolato da sud

L a questione della viabilità in via Verdi, utilizzata da anni come scorciatoia verso il centro storico nonostante il divieto ai non residenti in vigore dal 2010, torna al centro del dibattito politico.  I dati raccolti dal Comune a maggio 2025 parlano chiaro: oltre 1.000 veicoli al giorno, con il 70% che supera i 30 km/h. La giunta Marigo ha annunciato che dal 1° settembre al 31 dicembre sarà sperimentata l’inversione del senso di marcia, con entrata da via Manin/via San Gaetano e uscita verso via della Pozza, per ridurre i flussi non autorizzati. Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si tratta di un passo che può essere utile ma insufficiente se viene non inserito in un piano organico. “Via Verdi va alleggerita e lo diciamo da anni - afferma il capogruppo Alex Cioni - ma questo va fatto all’interno di una visione più ampia e funzionale della viabilità di accesso al centro. Può andare la fase di sperimentazione, ma serve congiuntamente una reale alternativa per chi arriv...

Migranti a Schio, Alex Cioni (Fratelli d’Italia): "Serve equilibrio e maggiore controllo sulla gestione dell'accoglienza"


Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, Alex Cioni, riaccende i riflettori sulla gestione dei migranti nel territorio comunale. Secondo i dati aggiornati ottenuti dal consigliere, i richiedenti asilo presenti in città sono passati da 154 a 171 tra dicembre 2023 e settembre 2024. 
Tra questi, le principali nazionalità rappresentate sono il Pakistan (36), la Nigeria (30) e il Bangladesh (27). "È facile prevedere che si tratta per lo più di migranti economici che sfruttano i canali dell’immigrazione illegale spacciandosi per profughi," ha dichiarato Cioni, sottolineando la necessità di una verifica puntuale sulle modalità di accoglienza.
Con la sua interrogazione, il consigliere ha richiesto al Comune un quadro aggiornato e trasparente della situazione, con particolare attenzione al ruolo delle cooperative accreditate che gestiscono l'accoglienza, le quali hanno sistemato la maggior parte dei richiedenti asilo in appartamenti nel centro storico.
Cioni ha inoltre evidenziato che, nonostante gli sforzi del governo per ridurre la pressione migratoria sull'Italia, dimostrati dalla considerevole diminuzione degli sbarchi illegali nel 2024, il numero di richiedenti asilo a Schio supera il criterio indicativo di 3 ogni 1.000 abitanti. "Non va bene, concentrare un così alto numero di richiedenti asilo nel cuore della città crea squilibri che non possiamo ignorare" -ha affermato.
Tra le richieste avanzate al sindaco, Cioni ha sollecitato di svolgere delle costanti verifiche sul rispetto della normativa anagrafica da parte delle persone accolte, nonché la verifica dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza delle strutture ospitanti. "È fondamentale prevenire e risolvere le problematiche legate alla tensione abitativa o la presenza di persone non autorizzate all'interno degli immobili" -ha sottolineato il consigliere.
Per questo motivo, Cioni ha chiesto al sindaco Cristina Marigo di intervenire presso la Prefettura. "Il sindaco deve ricordare al Prefetto che la città ha già superato la quota indicativa di 3 migranti ogni mille abitanti, tanto cara ai fautori dell'accoglienza diffusa". Inoltre, per il consigliere va sollecitata un'azione più incisiva nei confronti delle cooperative che gestiscono l'accoglienza.
"Indipendentemente dalla disponibilità di posti letto forniti dalle cooperative, la città sta già dando molto in termini di accoglienza. Serve maggiore attenzione verso le esigenze e le problematiche della comunità locale," ha concluso Cioni, aggiungendo che "la gestione degli immigrati non può essere solo una questione di posti disponibili o di bilanci economici delle cooperative."

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