SCHIO, CITTADINANZA ONORARIA AD ANNA VESCOVI. ALEX CIONI: LA DECISIONE NON PUÒ' ESSERE VINCOLATA AL PARERE DELL'ANPI CHE IN CITTÀ' NON ESISTE. E' IL CONSIGLIO COMUNALE CHE DEVE FARSI CARICO DELLA DECISIONE PRESCINDENDO DAL PATTO DI CONCORDIA CIVICA CHE HA FALLITO GLI OBIETTIVI


La cittadinanza onoraria da conferire alla dottoressa Anna Vescovi proposta da l consigliere comunale Alex Cioni è stata accolta in Conferenza dei capigruppo ma – ha spiegato il sindaco durante la riunione – dovrà essere inserita nel tavolo dei firmatari del Patto di Concordia Civica. 
Per il capogruppo di SchioCittà Capoluogo - il Patto viene difeso strenuamente quando è << sotto gli occhi di tutti che non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefisso 16 anni fa. Coinvolgere Anpi e soci - continua Cioni rimarcando le parole della Vescovi rilasciate ieri al Giornale di Vicenza - è un passaggio a mio parere fuori luogo, in quanto è il Consiglio comunale di Schio che deve esprimersi liberamente svincolandosi da condizionamenti esterni e partigiani. Si è voluto invece non decidere palesando ancora una volta una buona dose di cerchiobottismo, oltre che di scarsa conoscenza delle cose >>.
L'esponente del centro destra rileva poi con << sincera amarezza >> quanto detto dal sindaco per il quale coloro che << ogni anno partecipano alla messa solenne in duomo, andando poi a depositare un fiore alle ex carceri, sono sostanzialmente sullo stesso livello degli estremisti di sinistra scesi in piazza tra risse con la polizia, minacce e insulti >> - racconta Cioni. << Se non ci fosse la deposizione dei fiori – è la tesi del sindaco - non ci sarebbe stato il pretesto per le manifestazioni del centro sociale Arcadia, Anpi, etc. >>.
Una valutazione evidentemente inaccettabile per Cioni che la ritiene << di scarso valore intellettuale e mistificante da non meritare alcun commento ulteriore >>. Sulla stessa linea del sindaco anche il centro sinistra. 
Secondo il consigliere comunale scledense, appena stato nominato nel direttivo provinciale di Fratelli d'Italia, << da queste stancanti dinamiche non ne esce vincente nessuno. Solo gli estremisti del centro sociale possono in qualche modo festeggiare potendo rivendicare un risultato ottenuto attraverso le minacce e la violenza di piazza >>.
Il passo indietro dei famigliari delle vittime nel proseguimento della cerimonia solenne in chiesa è una diretta conseguenza << delle loro iniziative sostenute, fra l'altro, dall'Anpi e dai consiglieri comunali di Coalizione Civica. Essere ostaggio di pochi facinorosi non dovrebbe essere molto edificante per chi crede nelle istituzioni, se poi - conclude Alex Cioni - questi facinorosi sono persino ben tollerati dalla sinistra istituzionale e, pare di capire, anche da alcune frange della maggioranza, il cerchio della farsa si chiude >>.
 

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