SCHIO, 76° ANNIVERSARIO DELL'ECCIDIO PARTIGIANO. ALEX CIONI: CITTADINANZA ONORARIA ALLA DOTTORESSA ANNA VESCOVI, POI SIA IL COMUNE A FARSI CARICO DEL RICORDO DELLE 54 VITTIME


Si sta avvicinando il 76° anniversario della strage partigiana compiuta nella notte tra il 6 e il 7 luglio del 1945 alle ex carceri di via Baratto. Dopo la fine del Patto di Concordia Civica sottoscritto dai familiari delle vittime, l’Anpi e il Comune di Schio, quest'anno i familiari delle vittime hanno deciso di sospendere la messa ufficiale prevista nel documento sottoscritto nel 2005, optando per un incontro religioso che si terrà al mattino in forma strettamente privata.
Su questo punto interviene il capogruppo di SchioCittà Capoluogo ed esponente di Fratelli d’Italia Alex Cioni: << Non entro nel merito delle scelte dei famigliari, mi limito a prendere atto del fallimento del Patto di Concordia per delle oggettive responsabilità politiche delle sinistre e dell’Anpi in quanto promotori delle indegne gazzarre di piazza culminate persino in tafferugli con la polizia >>.
Dopo gli scontri in piazza tra la polizia e gli attivisti del centro sociale Arcadia di un anno fa, Cioni ricorda l'ordine del giorno presentato in Consiglio comunale con il quale aveva chiesto una cerimonia pubblica istituzionale del Comune: <<Oggi più di ieri penso sia necessario riprendere il testo di quell'ordine del giorno. E' il Comune che si deve fare carico della memoria di quel crimine e delle sue vittime, promuovendo una celebrazione civile nel nome di una riconciliazione rispettosa di tutte le parti rifiutando con forza ogni tipo di speculazione politica. Un crimine - ricorda il consigliere - che ha strappato la vita di 54 cittadini, quasi tutti scledensi o dei paesi vicini >>.
L’esponente del centro destra poi fa una proposta ulteriore formalizzata in queste ore ai capigruppo del Consiglio comunale: << Penso che la città di Schio abbia un debito di riconoscenza con la dottoressa Anna Vescovi e che per questo motivo sia doveroso offrirle un riconoscimento. Lei è stata in prima linea – spiega Cioni - nel nome della pace e del superamento di odi e rancori, su cui ancora oggi qualcuno trae vergognosamente profitto. Questo ha significato l’abbraccio con l’ex partigiano Teppa, l'assassino di suo padre Giulio. Nell'ultimo anno abbiamo concesso – continua il capogruppo - due cittadinanze onorarie a persone che non hanno alcun legame con la città, ora abbiamo l'occasione di assegnarla ad una persona che un legame forte e profondo con la città ce l'ha >>.

 (clicca qui per leggere la proposta presentata ai capigruppo consiliari)

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