SCHIO, BILANCIO DI PREVISIONE. 8 GLI EMENDAMENTI DEPOSITATI DAL CONSIGLIERE ALEX CIONI: SICUREZZA URBANA, VIABILITA' E AMBIENTE. TRA LE PROPOSTE IL VIGILE DI QUARTIERE, L'APERTURA A SENSO UNICO DI VIA FOGAZZARO E UN RESTYLING DEL PALAZZETTO LANZI

Si avvicina la discussione in consiglio comunale dell’ultimo bilancio di previsione dell’Amministrazione Orsi. Dai banchi del centrodestra arrivano 8 emendamenti proposti dal consigliere di SchioCittà Capoluogo-Fratelli d’Italia.
“Il bilancio di previsione che arriva in consiglio è necessariamente blindato dalla maggioranza - spiega il capogruppo Alex Cioni -, ciò non toglie che delle linee di indirizzo politico si possono dare senza stravolgere l’impianto contabile e finanziario dell’Ente”.
Tre dei otto emendamenti interessano il tema della sicurezza urbana in città. FdI propone di garantire una presenza costante degli agenti appiedati in centro, rimodulando contestualmente l’organizzazione dei servizi in modo da introdurre la figura dell’agente di prossimità meglio conosciuto come Vigile di quartiere. Oltre a questo aspetto, il consigliere inserisce nel documento programmatico proposto dalla maggioranza, il progetto della sicurezza partecipata con l'avvio dei gruppi di Controllo di Vicinato.
Non è tutto. Sempre sul fronte della sicurezza, Cioni suggerisce una convenzione specifica con le agenzie di vigilanza privata come previsto dalle normative e dal protocollo “Mille occhi sulla città” siglato negli anni scorsi con la Prefettura di Vicenza. “La Polizia Locale e i Carabinieri - precisa il consigliere - vanno supportati creando le condizioni per realizzare una rete di vigilanza del territorio che metta in campo tutte le misure previste e consentite dalla legge all’insegna della sicurezza urbana integrata”.
La viabilità è l’oggetto su cui si concentrano altri due emendamenti. Il primo interessa l'apertura di via Fogazzaro a senso unico in ingresso verso il centro storico da Via Martiri della Libertà. Per il consigliere di FdI “l'apertura di questa strada avrà l'indubbio beneficio di rendere più scorrevole l'attraversamento veicolare sul Cono di Luce e su via Baccarini all'altezza dell'intersezione con via San Giovanni Bosco”. Il secondo emendamento interessa gli incolonnamenti in ingresso dal ponte di Liviera. Cioni propone un intervento per rendere funzionali le due corsie in direzione Schio sul ponte di Liviera in modo che una corsia sia dedicata a chi si dirige verso il centro, l’altra sia ad uso esclusivo di chi si dirige in zona industriale su via dell’Artigianato. Attualmente, invece, è percorribile solo una corsia provocando l’imbuto che gli automobilisti conoscono molto bene.
Un emendamento riguarda la palestra Mario Lanzi a S. Croce. Dopo il palazzetto Livio Romare l'impianto sportivo di proprietà comunale più importante della città nelle condizioni di ospitare pubblico in occasioni di vari eventi sportivi e non solo, è la palestra Mario Lanzi. "Si tratta di una palestra inaugurata nel 1983 -
ricorda Cioni- che, al pari del palaromare, ospita sportivi da tutta Italia divenendo un biglietto da visita della nostra città che richiede un intervento di manutenzione straordinario generale non più rinviabile".
Gli ultimi due emendamenti toccano il tema ambientale. Si tratta di una modifica sostanziale alla linea politica della maggioranza su l'annosa questione dell’impianto termovalorizzazione di Cà Capretta dove vengono bruciati per lo più i rifiuti urbani del secco indifferenziato.
“In questi dieci anni la maggioranza ha mantenuto una linea più ideologica che pragmatica - spiega Cioni. Se da un lato la raccolta differenziata con il porta a porta spinto andrà con ogni probabilità rivisto, l’ipotesi caldeggiata dall’assessore Maculan di un depotenziamento dell’impianto di termovalorizzazione, è un obiettivo che metterebbe a rischio il delicato equilibrio di programmazione per lo smaltimento dei rifiuti. Se poi consideriamo l’obiettivo del piano regionale di eliminare le discariche entro il 2030, senza aumentare l’incenerimento, non si può promettere il ridimensionamento dell’impianto senza rischiare di passare per Pinocchio. 
E’ vero che il denaro è lo sterco del demonio, ma non si possono smantellare milioni di investimenti spesi per costruire la rete del teleriscaldamento che alle imprese scledensi offre una fonte d'energia virtuosa e a un un prezzo che le rende più competitive sul mercato internazionale. Agli scledensi bisogna spiegare le cose con chiarezza senza farsi condizionare da impulsi ideologici che rasentano l'estremismo. L’alternativa all’incenerimento rimangono le discariche"– conclude il consigliere di Fratelli d’Italia.


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