SCHIO, APPROVATO L'ULTIMO BILANCIO PREVISIONALE DELL'ERA ORSI. LE SINISTRE HANNO BOCCIATO IN TOTO IL DOCUMENTO, ASTENSIONE INVECE DAL CENTRODESTRA CHE RILEVA UN BILANCIO SENZA INFAMIA E SENZA LODE


Un bilancio prudenziale di fine mandato senza infamia e senza lode in linea con quanto fatto nei 4 anni precedenti. Obiettivamente – spiega il consigliere di SchioCittà Capoluogo Fratelli d’Italia Alex Cioni – è un approccio amministrativo conseguente anche al progressivo minore introito nelle casse del Comune derivanti dai tagli statali che restringe i margini di manovra soprattutto relative alle spese correnti che servono a finanziare in vari ambiti i servizi al cittadino”.
Rispondendo al sindaco Valter Orsi che su questo punto aveva accusato tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni, Cioni ha replicato difendendo il governo Meloni in carica da un anno: “Mi unisco all'appello per scongiurare ulteriori tagli agli enti locali, pur tuttavia il governo guidato da Fratelli d'Italia si deve misurare con una serie di spese folli sostenute negli ultimi anni che inevitabilmente hanno ingrossato in maniera sostanziale il debito pubblico statale. Penso alle tante mancette elargite senza criterio, penso ai bonus banchi a rotelle o monopattini, penso al superbonus che è arrivato a costare 140 miliardi di euro togliendo 20 miliardi all’anno di investimenti da inserire nella legge finanziaria. Non vanno poi dimenticati i 14 miliardi di euro in più di interessi sul debito che l’anno prossimo pagheremo per l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Bce. Non siamo quindi tutti uguali e non siamo allo stesso livello di chi ha sperperato i soldi dei cittadini come se fossero soldi propri”.
Sugli 8 emendamenti presentati dal consigliere Cioni, è stato approvato solo l’emendamento che inserisce nella programmazione dell’amministrazione il controllo di vicinato. Dopo anni di lavoro a sostegno della sicurezza partecipata, l’approvazione di questo emendamento è un motivo di soddisfazione che non cancella l'amarezza per la bocciatura degli altri emendamenti, alcuni dei quali sono stati cassati appellandosi a motivazioni più tecniche e contabili che politiche, com'è stato per la riapertura al centro a senso unico di via Fogazzaro e la seconda corsia di accesso alla città sul ponte di Liviera.

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