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Schio, Cioni (FdI) attacca: “Recesso da AVA? Ipotesi irresponsabile. Il servizio pubblico non è un pallone da portarsi via quando si perde la partita”

  S i accende il confronto politico attorno all’ipotesi -circolata negli ultimi giorni - di un possibile recesso del Comune di Schio da AVA , la società pubblica che gestisce impianti e servizi ambientali dell’ Alto Vicentino . A intervenire è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin , Alex Cioni , che definisce l’eventualità “politicamente grave e senza precedenti”. Secondo Cioni, la questione nasce dopo la netta sconfitta del Comune di Schio nell’assemblea dei soci, che a larga maggioranza ha approvato la fusione tra AVA e Soraris .    A fronte di quella decisione, “pensare di reagire come quel bambino che, non potendo più giocare, si porta via il pallone, è un atteggiamento che fotografa in modo inequivocabile l’inadeguatezza di questa amministrazione e della sua maggioranza” - afferma l’esponente di FdI. “Il futuro del servizio pubblico e di un impianto strategico dell’Alto Vicentino non può essere gestito con scatti emotivi. L’auspicio è che si tratti...

SCHIO, ALTRO VIDEO PUBBLICATO SU YOUTUBE DA UN GRUPPO GIOVANILE TRAPPER: MONETIZZANO VEICOLANDO MESSAGGI CHE ESALTANO LA VIOLENZA E UNO STILE DI VITA CRIMINALE


Si tratta del gruppo trapper che già aveva fatto discutere nelle scorse settimane per dei "video intrisi di contenuti che istigano alla violenza e a comportamenti criminali allo scopo di trasformare la musica e la creatività in un lavoro e una fonte di guadagno" - spiega il consigliere comunale scledense ed esponente di Fratelli d'Italia Alex Cioni. 
 
"Per come la vedo io - spiega Cioni - questo tipo di esibizioni non hanno niente a che vedere con la cultura musicale o con l’espressione di forme di disagio giovanile che ci sono ma che questi gruppi alimentano esaltando modi comportamentali che vanno censurati fermamente".
Cioni fa sapere di essere stato più volte bersagliato per strada da insulti e minacce da parte di giovani vicini con ogni probabilità a questi gruppi trapper.
"Questi ragazzi, spesso stranieri di seconda o terza generazione, esprimono un atteggiamento sfrontato e aggressivo, il che denota una scarsa educazione quale conseguenza non solo di problemi educativi all’interno delle famiglie in cui questi ragazzi vivono, bensì dell’intero sistema. Penso per esempio alla scuola che non dovrebbe limitarsi ad istruire ma dovrebbe riscoprire l’aspetto educativo. Servirebbero - conclude il consigliere comunale scledense - maggiori investimenti in politiche giovanili, creando centri di aggregazione e potenziando il lavoro educativo di strada, il sostegno scolastico, iniziative sportive e culturali".
 

 
Il servizio di Tva Vicenza a margine della segnalazione dello scorso ottobre

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